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BASILICATA, REGIONE ROSSA

Lungi da me voler fare citazioni di origine politica ma la frase rende bene la sostanza dei fatti. In Basilicata la produzione di uva a bacca rossa supera il 90% del totale. Beh, più “regione rossa” di così non si può! In Basilicata inoltre regna un vitigno indiscusso che è l’Aglianico del Vulture, anche conosciuto come Barolo del Sud. Una delle cantine più conosciute è Cantine del Notaio, per cui le premesse sono ottime!

Un nome del genere, di sicuro importante, non può che preannunciare grandi caratteristiche e qualità. Non è un segreto che il Barolo da secoli sia definito il “vino dei re ed il re dei vini”. Pertanto essere il Barolo del Sud non è una consolazione, ma un pregio!

L’AGLIANICO DEL VULTURE È UNA GRANDE UVA

Ma quanto Aglianico del Vulture c’è in Basilicata? Semplice, più del 50% di vigneti lucani sono impiantati ad Aglianico. Adesso qualcuno si chiederà dove sia il Vulture e semplificherò il tutto con una semplice mappa sottostante.

Cantine del Notaio

Territorio dell’Aglianico del Vulture

Il territorio è stato segnato dal Monte Vulture. È un vulcano spento che molto ha contributo alla creazione del terreno. È caratterizzato da un substrato di tufo sopra al quale si trovano strati sabbiosi, limosi ed argillosi. L’altezza media della zona è attorno ai 600 m s.l.m. Il mare ovviamente non arriva e ciò porta inverno rigido ed estate molto calda. Importante è ricordare che l’Aglianico del Vulture è una denominazione Doc dal 1971 ( Superiore Docg dal 2010 ) e che viene considerato tra i 5 vitigni rossi più importanti in Italia. È un’uva di grande lignaggio con la quale si possono creare grandi vini rossi, di notevole struttura e potenza aromatica.

CANTINE DEL NOTAIO IL SIGILLO 2008

Svolgiamo, con piacere, il compito di fare qualche accenno all’azienda produttrice, Cantine del Notaio. Una realtà che esiste dal 1998  e che affonda le radici in generazioni di appassionati vignaioli. Ha un’estensione di 26 ettari  che danno uve provenienti da suoli superficialmente differenti ma ad unica matrice vulcanica. Il particolare abbinamento tra sottostrato di tufo e sedimenti vulcanici permettono un allungamento del ciclo di maturazione delle uve. Infatti la vendemmia in queste zone avviene da metà Ottobre fino a metà Novembre.

Ma passiamo all’analisi del vino e vediamo se si merita i galloni di vero condottiero del sud! Il vitigno è al 100% Aglianico del Vulture (non potrebbe essere altrimenti), ma i particolari che lo contraddistinguono sono anche altri. Vediamoli in sequenza.

  • Per Il Sigillo la vendemmia viene posticipata addirittura alla prima decade di Dicembre per consentire alle uve di andare in surmaturazione ed appassimento.
  • Macerazione di 30 giorni che porta, a vino completo, colore intenso, tannini morbidi e gentili e grande struttura.
  • Invecchiamento di 24 mesi in tonneaux di rovere stoccate in grotte di tufo ed altri 24 mesi di passaggio in bottiglia.

SI PREANNUNCIA UN VINO DI GRANDE CARATTERE

Cantine del Notaio Il Sigillo 2008

Cantine del Notaio Il Sigillo 2008

Cantine del Notaio Il Sigillo 2008

Aglianico del Vulture in purezza

Con queste premesse, quindi, l’analisi visiva non può che darci informazioni che il vino è ben presente e di bella struttura. E’ facile descriverlo. Limpido, rosso granato con alcuni riflessi aranciatibelle consistenza e corposità.

Ciò che interessa maggiormente, però, sono gli aspetti olfattivi e gustativi e fare l’analisi di questo vino è un bel piacere. Quando le sensazioni sono positive e ben fatte danno subito delle risposte chiare. Il vino infatti è intenso nei profumi, complesso, per l’insieme di varie sfumature, e di bella finezza.

L’appassimento delle uve gioca un ruolo importante e non è difficile riconoscere al primo olfatto il bellissimo fruttato di ciliegia e frutti di bosco che vira verso sensazioni di confettura di frutta. Questo è il primo passo, però, del variegato ventaglio di profumi. Le evoluzioni successive aggiungono una nota balsamica, ricordo di liquirizia, di cioccolato ed un insieme di spezie che ben si legano al resto senza rovinare la dolcezza dell’insieme.

FINISCE IN UN CRESCENDO POTENTE

Passiamo all’assaggio e continuiamo il viaggio di piacere. La gradazione alcolica è importante ( 14 % ), per cui il calore si percepisce subito. Ma non è un toro impazzito che crea scompiglio e confusione nel palato, quanto un forte segnale che il resto delle truppe stiano arrivando. Le seconde linee sono rappresentate dal tannino, per nulla invadente ma anzi ammorbidito dall’invecchiamento.

Confermo che l’intensità e la finezza corrispondono a quanto sentito al naso. Si aggiunge anche un sostanziale equilibrio tra la morbidezza, che permette al vino di essere elegante ed avvolgente, ed una discreta sapidità che fa da supporto al tannino nello schieramento delle durezze.

Il finale fruttato e relativamente dolce, con i sempre presenti sentori di cioccolato, permette di avere un ricordo piacevole nonchè discretamente persistente al palato. Pertanto è un vino armonico e nella sua fase di piena maturità. 

Per info: Cantine del Notaio Soc. Agricola Arl | Rionero del Vulture (PZ) | www.cantinedelnotaio.com

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

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11 Febbraio 2016. © Riproduzione riservata