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LO CHABLIS DI DE MOOR È DA APPREZZARE

“Chablis=Chardonnay perchè la parte più lontana della Borgogna è il regno del vitigno bianco più conosciuto al mondo. La zona di Chablis è molto piccola, ma ciò non limita alla produzione di grandi vini. La famiglia De Moor coltiva pochi ettari di vigne a Courgis, nella parte sud-ovest di Chablis. Vuoi sapere che vino è questo Chablis Coteau de Rosette 2015? Un gran bel vino, carico di sapidità, struttura, complessità e che non manca in persistenza a non finire! Ma ora te ne parlo meglio.”

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DE MOOR

CHABLIS

COTEAU DE ROSETTE 2015

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UNO CHARDONNAY COSÌ È UN GRANDE VINO

Questo Chablis dell’azienda De Moor proviene un piccolo vigneto di un ettaro che è lavorato in agricoltura biologica, come il resto dei vigneti aziendali. Cosa significa? Che De Moor non usa concimi chimici per il trattamento delle vigne e bassissimi contenuti di solfiti. Parliamo adesso del vino: immagino sarai curioso di saperne di più.

Prima però ti consiglio di leggere un’altra mia degustazione di Chablis, quello di Joseph Drouhin, così saprai quale preferisci fra i due.

Parto dall’aspetto visivo: il colore è giallo paglierino carico, ai limiti del giallo dorato, lucente e con ottima capacità di riflettere la luce. Invita alla beva, per cui siamo sulla buona strada. Ma è quando lo avvicino al naso che fa capire quanto sa farsi apprezzare.

I profumi segnano il percorso con particolare veemenza, ma sempre in modo elegante. Non ci sono cali di potenza nel percorso dei profumi, così come non mancano larghezza e complessità. Ananas, scorza di cedro e mela golden sono i frutti che si percepiscono amalgamati e fini, ma non mancano di fare spazio al tono secco della paglia, all’aromaticità del rosmarino e alla leggera piccantezza del pepe bianco.

Prima di chiudere il giro delle sensazioni olfattive con un’inconfondibile traccia di pietra focaia mi giunge un lieve e piacevole tono fumè, accompagnato da un netto e sottile tocco iodato. La nota che fa presagire tanta sapidità c’è. Il vino affina quasi un anno in barrique usate che lasciano il loro segno distintivo in questa ultima traccia. Ogni profumo è preciso, elegante e non invade lo spazio degli altri: nonostante la vena artigiana dell’azienda potesse far pensare a maggiore “creatività olfattiva”, il vino è veramente ben fatto!

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ELEGANTE

PROFUMI AL NASO INTEGRI E FINI

ANANAS, MELA E CEDRO, PAGLIA
PIETRA FOCAIA, IODIO E FUMÈ

SAPIDITÀ A NON FINIRE

FRESCHEZZA E SALIVAZIONE

RAFFINATEZZA E PERSISTENZA 

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L’ULTIMO ASSAGGIO DEL DE MOOR È AL PALATO

Riuscirà a sorprendermi anche qua? Ti dico già si! Lo Chablis 2015 di De Moor è coerente con sè stesso e non ha difficoltà a confermare le belle impressioni lasciate poco fa. La prima cosa sorprendente è la sapidità che entra e invade tutta la bocca. La traccia salina e iodata attacca la punta della lingua, che dopo poco tempo viene toccata anche dal corposo calore dell’alcol.

Si ripropone a distanza di qualche secondo anche tutto il bagaglio dei profumi fruttati, mentre il ricordo di pietra focaia non fa che allargare il petto alla già possente sapidità. Con ciò non bisogna credere che il vino non abbia freschezza e quindi non provochi una piacevolissima salivazione. È solamente resa meno protagonista in virtù dell’onnipresente sapidità.

Ogni sensazione è raffinata e comunque equilibrata nell’insieme. Non c’è nessuna sfumatura che esce fuori dai confini dell’eleganza, così come la persistenza, lunga ma al tempo stesso piena e corposa, presa nella trappola creata da sapidità e frutti.

Sai che tutto questo sale e iodio lascia un palato con un minimo di astringenza? Ovviamente non ci sono tannini, ma è così complesso nella durezza da asciugare bene la bocca dopo averla rinfrescata. Mi lascio andare definendolo armonico, perchè non c’è nulla nella degustazione che non sia definibile con raffinatezza. Se ti stai chiedendo quanto possa durare, non ho dubbi nel dargli ancora 3 anni di grandi performance. Ma poi chissà che non possa andare anche oltre!

CONSIGLI DI ABBINAMENTO PER LO CHABLIS DI DE MOOR

Ti va se ti lascio qualche consiglio di abbinamento in base alle varie portate? Eccoti le mie proposte:

APERITIVO: lo abbinerei a formaggi freschi e ben grassi, a salumi con tendenza dolce ( prosciutto crudo su tutti ) e poi a cruditè varie di mare ( meglio se con predominanza di crostacei oppure ostriche )

PRIMI PIATTI: risotti a base di crostacei, minestre di cerali e pasta con salmone affumicato

SECONDI PIATTI: carni bianche servite fredde e pesce azzurro al forno con patate

Se invece hai ancora dubbi su come abbinare il cibo al vino, allora ti consiglio la lettura di questo articolo. Ti servirà!

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Info: Domaine Alice e Olivier De Moor | Courguis, Chablis | www.aetodemoor.fr

di MORRIS LAZZONl

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

vinoperpassione2015@gmail.com

4 Febbraio 2018. © Riproduzione riservata