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Ho deciso di aggiornare a fine 2022 questo articolo scritto nel 2017, in modo da considerare le grandi fluttuazioni del mercato in seguito alle conseguenze del Covid 19 ed alle speculazioni economiche dovute alla guerra in Ucraina. Anticipo che il costo per produrre il vino è aumentato, spesso anche considerevolmente rispetto a qualche anno fa. Facciamocene una ragione!

Quanto costa produrre il vino che sto comprando?

Questa domanda credo sia venuta in mente a tutti gli appassionati di vino. Ci si avvicina allo scaffale dell’enoteca o del supermercato e viene naturale pensare se il prezzo sia giusto in funzione della qualità, oppure solo frutto di logiche di marketing o speculazioni di prezzo. Non è facile fare un’analisi precisa sui costi della filiera del vino e capire in realtà quanto costi produrre una bottiglia di vino, ma credo che un’analisi approfondita si possa fare.

VUOI SAPERE LA CONCLUSIONE? Beh, non c’è una regola che vale sempre. A volte il prezzo finale è quasi “fuori mercato”, anche più basso di quanto il ragionevole dubbio faccia credere. In altri casi, invece, il margine per bottiglia venduta è molto alto e fa “arriccchire” chi vende quel determinato prodotto.

I costi della filiera del vino valgono in entrambi i casi. Mica bisogna chiedersi solo se una bottiglia valga le decine o centinaia di euro che costa? Anche quando il vino costa poco è necessario chiedersi se ne valga la pena.

Produrre il vino: quanto costa la filiera del vino

Ci possono essere molti scostamenti di prezzo da quanto leggi: ogni cosa nel vino può costare meno o molto di più di quanto riportato. Alcune volte la differenza di prezzo sarà giustificata da un’altrettanta qualità, altre volte potranno essere solo mosse commerciali.

Produrre il vino: analisi dei costi partendo dal vigneto

Non è facile analizzare tutti i costi, perché le variabili sono veramente tante. Vuoi sapere quali? A voler essere proprio pignoli bisognerebbe anche considerare spese fisse che molto difficilmente vengono prese in considerazione. Ma partiamo da quelle più facili.

VIGNETO. A voler essere precisi, bisognerebbe inserire anche l’eventuale prezzo pagato per acquistare i vigneti. Un interessante articolo di Donatella Cinelli Colombini ne parla in dettaglio. I prezzi vanno da 10.000€ a 2.500.000€ per ettaro. Molte aziende hanno vigneti storici e ormai di proprietà decennale, ma con variabili così ampie si può generalizzare?

Ci sono zone come Montalcino, Langhe o Bolgheri dove i vigneti arrivano a prezzi stratosferici! Quindi quanto costa un ettaro di vigna? La risposta giusta è: dipende dove compri ed in quale denominazione di origine è incluso il vigneto. Nelle Langhe del Barolo i prezzi sono arrivati anche a 2,5 milioni di € per ettaro.

PIANTEIn un terreno atto a diventare vigneto è normale pensare di impiantare delle piante di vite. Quanto verrà a costare l’acquisto delle piante? Le barbatelle possono costare anche 3€ l’una: tutto dipende dalla varietà e dalla sua richiesta sul mercato. Inoltre va considerata anche la densità di impianto, cioè quante ne pianteremo per ogni ettaro. La tendenza attuale è di innalzare il numero di piante presenti, portando anche a 9/10.000 le piante per ogni ettaro vitato. Assunto che un ettaro misura 10.000m2, il costo cambierà qualora se ne voglia piantare 5.000 oppure 10.000 per ettaro. Giusto?

SESTO DI IMPIANTO. È un valore che va di pari passo con la densità di impianto perché si riferisce alla metodologia di impianto delle barbatelle nel terreno. Per sesto di impianto si intende la distanza tra un filare e l’altro ed anche la distanza tra una pianta e l’altra nello stesso filare. Generalmente chi adotta densità di impianto più basse, adotterà anche sesti di impianto più larghi, mentre saranno più stretti per chi adotta densità di impianto più elevate.

COSTI DI IMPIANTO. Per realizzare il vigneto servono conoscenza, macchinari e forza lavoro. Se non si dispone di nulla di tutto ciò, ci si può affidare ad aziende specializzate nella creazione di vigneti. Queste aziende hanno la conoscenza in materia, i macchinari adatti e la forza lavoro che potranno portare a compimento l’opera. Quanto potrà costare? Stime di fine 2022 parlando di circa 35/40.000€ per ettaro, con prezzi in ascesa rispetto agli anni precedenti per via delle turbative di mercato dovute al Covid 19 e la guerra in Ucraina. Fino al 2020 i costi erano ben al di sotto dei 30.000€

IRRIGAZIONEalcuni disciplinari non prevedono la possibilità di irrigare i vigneti se non in casi di estremo soccorso. L’estate 2022 è stata una delle più calde, con problemi di siccità che hanno toccato varie zone del nostro Paese. Molte aziende usano sistemi di irrigazione, perlopiù usati come mezzo di soccorso in condizioni avverse, altre non usano alcunché. Chi invece produce il vino in grande quantità, troverà nell’irrigazione continua una modalità utile per accrescere la produzione media di uva per pianta.

Volete saperne di più? Vi consiglio la lettura dello studio dei Dottori Agronomi e Forestali di Firenze che, in questo file, spulciano in modo analitico tutti i costi da sostenere per creare un vigneto. Esistono diversi tipi di sistemi di irrigazione, ovviamente più o meno dispendiosi: dare un costo definito a priori è molto complicato.

costi della filiera del vino

PRODURRE IL VINO: è il momento della vendemmia!

VENDEMMIA. Quando si parla di vendemmia, la macro divisione è tra vendemmia manuale o vendemmia meccanizzata. Dipende dal tipo di viticoltura scelta, ma anche dalla conformazione del terreno, che andrà inevitabilmente ad escludere una delle due. Penso alla zona delle Cinque Terre in Liguria, della Valtellina, della Costiera amalfitana oppure dell’Etna dove la vendemmia meccanizzata è impossibile causa pendenze e/o terrazzamenti.

Nelle infinite distese di vigne cilene oppure argentine, per esempio. non ci saranno problemi ad usare macchine diraspatrici, così come capita nei vigneti pianeggianti dell’Emilia, della Puglia o del Veneto. Lascio a voi il calcolo della tariffa oraria per un operaio o per il noleggio o l’acquisto di queste macchine. Non è facile fare una stima a priori, come immagino comprenderai.

Produrre il vino: la seconda parte della filiera

La seconda parte è quella che interessa il dopo della creazione del vino, da quando nasce fino all’uscita dalle mura aziendali. Andiamo con ordine e ripercorriamo i passaggi che portano all’imbottigliamento per capire meglio quanto costi produrre il vino che acquistiamo. I prezzi che seguono sono, ovviamente, rappresentativi di una media nazionale e possono variare in funzione di fluttuazioni di mercato, accadimenti economici e quant’altro.

Ricordo che in tutti i settori la quantità fa il prezzo e lo stesso capita nel mondo del vino. Se un’azienda produce 10.000 bottiglie oppure qualche centinaia di migliaia, o addirittura milioni, i prezzi saranno molto diversi. L’aggiornamento di questo articolo avviene a fine 2022, un periodo difficile anche in funzione dei numerosi aumenti dei costi energetici che si sono succeduti. Addirittura si preannunciano ulteriori aumenti delle materie prime nel 2023, dilatando ancora di più la differenza di prezzo nell’acquisto dei prodotti dal pre-Covid ad oggi.

Imbottigliamento e filiera del vino
Foto del sito ibalzini.it

BOTTIGLIA. Ce ne sono di varie forme e di vari tipi, visto che esistono diverse bottiglie per differenti tipologie di vino, ad iniziare dalla macro differenza tra vino fermo e spumante. Conta lo spessore del vetro, la sua colorazione e di conseguenza anche il peso del vetro stesso. Per dare un prezzo medio, ahimè molto più alto a fine 2022 rispetto a 3 anni fa, prendo l’esempio di una bottiglia bordolese scura di circa 450/500 gr, quindi un caso abbastanza frequente.

Un’azienda di medie dimensioni ( produzione intorno alle 250/300.000 bottiglie ) potrebbe pagare fino a 0,8€ per ogni bottiglia: non poco e molto di più rispetto a pochi anni prima. Addirittura si parla di un prezzo di 1,3€ per le bottiglie da spumante, ammesso poi di trovarle vista la scarsità di prodotto nei mercati.

TAPPO. Decenni addietro era solo di sughero, mentre negli ultimi anni si sono succedute tipologie nuove e differenti. Spopolano gli agglomerati di sughero, i tappi sintetici, i tappi in vetro e quelli a vite. Anche in questo caso non è facile determinare un prezzo calibrato al centesimo, non solo per la quantità acquistata ma soprattuto per la tipologia scelta. Anche i tappi per produrre vino non si discostano dagli aumenti generalizzati del periodo ( come riportato qua ). Comunque per il sughero si va da qualche centesimo per i tappi di più infima qualità, fino anche ad oltre 1€ per il sughero monopezzo di migliore qualità.

ETICHETTA. Non mi dire che non hai mai comprato una bottiglia solo perché ti piaceva l’etichetta. Non sto cercando ammissioni di colpa, ma solo riportando una classica evidenza. Il packaging della bottiglia di vino è studiato e gioca la sua parte nella scelta di una bottiglia piuttosto che un’altra. Non si può determinare il costo dello studio grafico che ha elaborato il progetto, sarebbe troppo variabile. Però possiamo indicare il costo per produrre fisicamente un’etichetta, che può arrivare fino a 0,5€ l’una. Vuoi altri dati? Ecco un articolo esemplificativo.

Non abbiamo ancora finito: produrre il vino richiede tempo

IMBOTTIGLIAMENTO: che lo faccia il personale della cantina oppure si noleggi un apposito rimorchio, queste operazioni fanno abbassare in modo importante il saldo del conto corrente aziendale. Considerando i vari studi fatti si può dire che una media di 0,2€ a bottiglia può essere realistica.

CONFEZIONE: generalmente si parla di scatole di cartone da 6/12 bottiglie, ma non di rado si usa il legno come contenitore di magnum/jeroboam oppure bottiglie di particolare pregio. Un cartone da 6 bottiglie può costare fino a 0,6€, mentre una cassetta di legno, sempre da 6 bottiglie, può costare dai 4 ai 7€ in funzione delle quantità.

STOCCAGGIO: dopo essere stato messo in bottiglia il vino passa un pò di tempo nei magazzini aziendali. Questo tempo varia da qualche settimana a qualche anno, in base alla tipologia di vino. Quindi come si fa a calcolarlo? Servirebbero algoritmi matematici abbastanza sofisticati. Appunto per questo state parlando con la persona sbagliata.

corriere espresso

Si arriva alla terza fase della produzione del vino

Ebbene si, c’è anche una terza fase da considerare nel produrre il vino. È rappresentata da tutti quei passaggi che il vino subisce una volta uscito dalla cantina. In qualche caso arriva direttamente al cliente finale, qualora l’azienda abbia un sito e-commerce ben fatto e spinga su questo genere di vendita, mentre in altre situazioni passerà attraverso vari passaggi.

In realtà la maggior parte dei casi vede l’azienda affidare il vino ad un CORRIERE che lo consegni direttamente a un OPERATORE HO.RE.CA. ( ristorante, enoteca, albergo, ecc. ) oppure ad un GROSSISTA/DISTRIBUTORE che, a sua volta, si occupi di venderlo allo stesso cliente ho.re.ca. Nel primo caso l’azienda avrà una propria rete di AGENTI/RAPPRESENTANTI che vendono, oppure questi rappresentanti saranno alle dipendenze del grossista/distributore di turno.

Che differenza c’è? Un passaggio commerciale in più o in meno, con inevitabili ricadute sul prezzo di acquisto. Va da sé che un ristorante/enoteca possa comprare anche poche bottiglie da un grossista, mentre dovrà fare un ordine minimo in euro o quantità più elevate da una singola azienda.

Generalmente un rappresentante diretto dell’azienda vinicola percepisce una commissione sulle vendite variabile dal 12% al 20%, mentre un grossista o distributore acquisterà il vino dall’azienda con un sostanziale sconto rispetto al prezzo riservato al settore horeca. Di solito questo sconto va da un 30% ad un 40% del prezzo di vendita horeca.

CORRIERE ESPRESSO. Ormai i padroni della filiera commerciale sono i corrieri espresso e si fanno pagare, a volte anche profumatamente, per consegnare al destinatario gli ordini che spediamo. Quanto costa spedire il vino? Alcuni corrieri espresso determinano il prezzo in base al numero di colli, altri in base al peso. Diciamo che una media di 15/20€ per spedizione non è per nulla irrealistica.

Quindi a quanto ammontano i costi per produrre il vino?

Avrete capito che i calcoli da fare sono molti, tanti e forse troppi. Questo articolo non vuole aver la presunzione di dirti, per filo e per segno, i centesimi che stanno dietro al costo del vino. L’obiettivo era quello di scatenare una riflessione, per far capire quanto lavoro ci sia per produrre il vino che beviamo nei nostri calici.

Questa è anche un’arma a doppio taglio, però. Sapendo che il lavoro da fare è tanto, tantissimo, non ti sorge il dubbio di come possano esistere bottiglie a basso o bassissimo prezzo?

di MORRIS LAZZONI

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Il vino è semplice da capire, basta avere passione

27 Settembre 2017 – aggiornamento 21 Dicembre 2022. © Riproduzione riservata