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Michel Redde Puoilly fumè 2012

ALLONS ENFANTS DE LA PATRIE, LE JOUR DE GLORIE EST ARRIVÉ!

“Il giorno di gloria è arrivato” recita il primo verso della Marsigliese, il famosissimo inno francese. Nel mondo del vino il giorno di gloria della Francia dura da circa 2000 anni! Sono stati bravi, da sempre, i nostri cugini francesi a coltivare uva e far diventare questa attività una sorta di mostro sacro nazionale. In Francia non si scherza sul vino. Noi italiani dobbiamo molto ai francesi, se oggi possiamo considerarci tra i migliori produttori di vino al mondo.

Tutta questa gloria, inoltre, deriva anche da molte sofferenze e cadute. Come in ogni storia a lieto fine che si rispetti, danno una dimensione ancora più importante della grandeur francese. Nel corso dei secoli inverni gelidi, fillossera e guerre mondiali hanno ferito i vigneti francesi, senza mai riuscire ad annientarli. Ma anzi conferendogli sempre nuova linfa per ricominciare ancora più forti di prima. Adesso, però, parliamo della zona di interesse del nostro vino. Sulla Francia vinicola si potrebbe scrivere per giorni…

VALLE DELLA LOIRA, VIAGGIO DA MILANO A BRINDISI

Michel Redde Puoilly Fumè 2012

Il titolo è, ovviamente, un paragone. Ma serve per capire le dimensioni di questo fiume che si estende per circa 1.000 km. Per capirsi è pari alla distanza che, in Italia, esiste tra Milano e Brindisi. Partendo dal centro della Francia la Loira arriva fino all’Oceano Atlantico, attraversando svariati territori in cui lascia un’impronta indelebile.

Ai più la Valle della Loira ricorderà i famosi castelli, vera e propria unicità nel mondo. Proprio questo paesaggio naturale ha portato a definire la valle come “il giardino di Francia”. Dal 2000 l’Unesco ha definito la parte centrale della Valle, tra Maine e Loira e Sully-sur-Loire, come luogo patrimonio dell’umanità.

Michel Redde Puoilly Fumè 2012

A livello vinicolo la zona interessante si estende da Nevers fino a Nantes presentando diverse tipologie di terroir. Nella zona oceanica di Nantes è argilloso con sassi granitici, mentre nella zona centrale di Anjou-Saumour è ricco di rocce silicee e più calcareo. Nella zona più centrale di Touraine si trovano tufo gessoso, argilla e calcare. 

Andando nella parte più interna, l’Indre et Loire, il terreno è calcareo con conchiglie e marne dal particolare colore bianco da cui il nome “Terre bianche”. Il vino in degustazione viene proprio da queste zone, dalla sottozona Pouilly Fumè, da cui proviene il vino di Michel Redde. Siamo in pieno areale di elezione dei Sauvignon blanc, forse i migliori del mondo.

Ovviamente ci sarebbe da dire molto altro riguardo alla Loira ma è necessario parlare soprattutto della degustazione, per cui passiamo oltre ed entriamo nel vivo.

MICHEL REDDE ET FILS LA MOYNERIE POUILLY FUMÉ 2012

Come detto prima quando si parla di Sauvignon blanc è d’obbligo parlare della Loira. Forse nessun’altra zona al mondo può superare quella francese nella qualità e varietà di produzione di vini a base di Sauvignon blanc. E l’eccellenza della Loira viene raggiunta nelle zone di Sancerre e Pouilly-Fumè.

Importante da sottolineare è il tipo di coltivazione biologica e/o biodinamica che non rappresentano delle mode o dei filoni di tendenza quanto una vera e propria filosofia di vita! Quelli della Loira su questo non scherzano. Ne hanno fatto una peculiarità ormai da moltissimi anni. Per cui ricapitoliamo. Abbiamo una vino della Loira, un Sauvignon blanc, della zona Pouilly Fumè. In più l’azienda è interessante, per cui il vino dovrebbe essere speciale. E’ cosi?…Ebbene si, è così!

Appena versato non si nasconde dietro un dito, anzi! Il suo giallo paglierino con leggeri riflessi verdolini è vivo nel colore, è vivace, è luminoso e perfettamente cristallino. Al primo olfatto il naso non viene colpito da una forte intensità ma il resto delle qualità bastano ed avanzano! E’ così complesso nell’insieme dei profumi ma anche fine, elegante, preciso e tagliente. Le caratteristiche proprie di un Sauvignon ci sono tutte. Immediatamente si percepisce l’erbaceo verde, il vegetale, un agrumato acerbo che vira verso sensazioni di pompelmo e lime. Dopo arriva la particolare caratteristica del territorio d’origine, quel minerale di tipo calcareo che chiude le note olfattive.

Michel Redde Puoilly fumè 2012

IL MICHEL REDDE MANTIENE LE PREMESSE ANCHE ALL’ASSAGGIO

Andando in assaggio lascia cadere anche l’ultima maschera e si dichiara ancor più apertamente. L‘ingresso al palato è un’esplosione di freschezza, dovuta alla carica di acidità tipica del vitigno e del terroir. La bocca inizia a salivare, è fresca e non si fa in tempo ad abituarsi a questa sensazione che si viene rapiti dalle note sapide e salate. 

Questa sapidità rimarrà nel palato per molto tempo per cui il vino è decisamente persistente! Il fatto che venga dopo la freschezza non significa che sia da meno ma è come un reparto di fanteria pesante, un pò più lento ma tosto da abbattere, che arriva tempo dopo la veloce cavalleria che porta lo stendardo della freschezza.

Una volta ripresi da queste bellissime sensazioni bisogna fermarsi a ragionare sul fatto che il vino non sia per nulla morbido, come d’altronde è giusto che sia! Un Sauvignon di così grande freschezza e sapidità non deve essere morbido, non è un suo compito, non lo sa fare e non gli appartiene. La “mancanza” di morbidezza non è un difetto ma sposta l’ago della bilancia verso le durezze. Fin da subito, infatti, si sono dichiarate come prime donne in competizione tra loro.

Il dubbio è se riesca a mantenere la finezza gustativa ma è un dubbio che dura poco, sopratutto quando ci si accorge che il vino al palato non finisce mai. È cosi lungo e persistente che viene naturale mettergli al collo la medaglia del primo classificato in finezza, con tanto di complimenti e stretta di mani.

LUNGA VITA A QUESTO PUOILLY FUMÉ

Ma sapete qual è la caratteristica che rende questo vino di Michel Redde ancora più speciale? Il fatto che sia ancora un vino giovane, pronto, scattante ed atletico nel suo stato di forma. Considerando la media dei vini della Loira scommetto che questo Pouilly Fumè avrà vita lunga e piena di vittorie, visto che già oggi è armonico e confacente alla sua natura. Una natura tipica del Sauvignon più puro che ha il solo difetto di non farsi voler bene da tutti: è un vino che piace oppure si odia. Avrete capito ormai da che parte sono…

Per info: Michel Redde et Fils | Pouilly-sur-Loire, France | www.michel-redde.fr

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

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21 Febbraio 2016. © Riproduzione riservata