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Il nuovo nato di casa Bulichella si chiama Montecristo 2015

 

Ogni buona famiglia dovrebbe avere la possibilità di portare a battesimo un nuovo nato. Non parlo solo di figli e nipoti, ma anche di vino qualora ci si riferisca ad una cantina vinicola. È proprio quello che ho vissuto da ospite privilegiato, qualche giorno fa, alla cantina Bulichella di Suvereto!

 

La famiglia Bulichella per il Montecristo 2015

 

Ti sei perso la prima puntata del mio incontro con Bulichella? Ti perdono, ma recupera leggendo qua il mio articolo!

 

Giappone, vino, natura, Napoleone e le isole toscane

Riguardo alle origini giapponesi della famiglia ne ho già parlato, ma la giornata di presentazione del Montecristo 2015 mi è servita anche per conoscere di persona il signor Hideyuki Miyakawatitolare dell’azienda e vera anima di Bulichella. Durante la giornata ha raccontato parte della propria vita, lasciando noi ospiti della stampa attoniti ed attenti ad ogni singola parola.

Hideyuki ha parlato del suo arrivo in Italia nel 1960, in sella ad una moto, direttamente dal Giappone oltre ai suoi trascorsi nel settore automobilistico ed al rapporto intimo con la Toscana e la terra che circonda la tenuta di Bulichella. Ci ha rivelato di essere un grande appassionato di storia napoleonica, allo stesso modo di come è innamorato della toscana in cui vive.

Il nome Montecristo è un omaggio alla leggendaria isola dell’arcipelago toscano, non toccata dalle rotte turistiche ma famigerata per il bellissimo romanzo di Alexander Dumas, e ben visibile dai colli di Bulichella nelle migliori giornate di pieno sole.

 

Degustazione Montecristo 2015 Bulichella

 

Montecristo 2015, una Riserva degna della Suvereto DOCG

 

Hideyuki Miyakawa e Bulichella sono stati tra i principali fautori della DOCG per il vino di Suvereto, convinti che anche questo lembo di costa toscana meritasse un giusto riconoscimento, come la tanto agognata DOCG. Il legame con la zona è anche alla base del ritorno di Luca d’Attoma alla guida della conduzione enologica, coadiuvato dall’assistente Andrea Lupi.

Luca d’Attoma ammette “il forte legame con Suvereto e il mio ritorno alle origini” e parla di Suvereto come “zona di gran cru alla francese” e di “fiducia della famiglia” per la realizzazione di un grande progetto comune.

 

Anteprima Montecristo 2015

 

È il momento di dare le giuste attenzioni al Montecristo 2015 di Bulichella

 

Alla base di questo grande vino ci sono uve Cabernet, Merlot e Petit Verdot che hanno seguito un affinamento in barrique prima di arrivare a compimento in bottiglia. Hai guardato bene l’etichetta del Montecristo 2015? Osservala e ritroverai tutte le passioni di Hideyuki: Napoleone a cavallo, la motocicletta e l’automobile.

 

Immagino che adesso vorrai sapere come sia il vino: ti accontento!

 

La prima annata è già un’ottima annata! Alla vista si presenta rosso rubino lucente, carico e vivido. Mi piace poi per quanto è preciso all’olfatto, dimostrando di avere già un’eleganza di profumi che fa invidia a vini con nome altisonante e nonostante sia giovanissimo.

I frutti che mi arrivano sono mirto, mora, ciliegia marasca e mi danno l’impressione di una polpa fruttata matura che emana un grande profumo. In questa esplosione arriva anche la parte erbacea portata da bosso e maggiorana che si fondono con le nuance di tè nero, cannella, noce moscata, cioccolato, pepe nero e tabacco scuro.

Tutti i profumi salgono con una propria identità ma, al tempo stesso, si amalgamano in modo uniforme senza che ci siano note stonate nell’insieme. È potente, deciso come impatto, come l’alcol che non può nascondersi, nonostante non ci sia nulla che rovini l’equilibrio.

 

Bulichella Montecristo 2015

 

Deve ancora esprimere tutta la sua eleganza, ma già ora ha preso la strada giusta per raggiungere una grande evoluzione. Lo assaggio e al palato sorprende ancora di più! Prima di tutto mi piace il tannino che è setoso, elegante e raffinato come non mi sarei aspettato vista l’annata recente. Ha anche un gusto pieno e carico che copre tutto il palato, con una complessità che subito mette a riposo i dubbi riguardo al potenziale di affinamento futuro.

 

Il Montecristo 2015 ha un futuro davanti da fare invidia a tanti vini della zona!

 

La sapidità è giusta, presente e bilancia la leggera morbidezza, mentre il tono alcolico è meno invadente che al naso. Sento perfettamente i 14,5°C ma senza che possano portare la degustazione verso un passo falso: non è poco, anzi! Mi arriva una traccia “noir” con quella traccia di tabacco, cioccolato e pepe che riempiono la bocca lasciando personalità e grande struttura.

Mi piace anche la parte vegetale che rinfresca il palato, con in sottofondo il tannino che ha quella setosità e delicata potenza che mi mandano fuori di testa per quanto sono integrate al resto! È un vino che si muove leggiadro al palato, pur dando una buona dimostrazione di forza.

È preciso, tecnico ma non dimentica di far trasparire l’emozione del debutto, dandomi l’impressione che questa sua innata e tenace personalità potrà ancora migliorare in futuro!

 

Il Montecristo 2015 e gli altri vini di Bulichella

 

Una degustazione all’insegna dell’unione famigliare e della grande passione per il vino!

 

Ringrazio la famiglia Miyakawa e la cantina Bulichella per la grande ospitalità che hanno saputo offrire a tutti i presenti e per la meravigliosa giornata di degustazione! Alla prossima occasione!

 

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

29 Settembre 2018. © Riproduzione riservata