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SU’ENTU E IL TERRITORIO DELLE MARMILLA

L’azienda Su’entu nasce in un territorio impregnato di storia ma anche di agricoltura e vite, la Marmilla. Il nome deriva dalla particolare presenza di colline morbide e rotonde. Sono simili a mammelle di donna, nel mezzo di valli verdi ed aspri altopiani. Il terreno è di tipo argilloso/calcareo ed il clima è caratterizzato da inverni miti ed estati calde. Ecco da dove arriva il Bovale 2013 di Su’entu che ho degustato!

Se invece sei curioso di conoscere l’azienda, l’ho visitata per te e ti posso dire che mi è piaciuta!

                                      Su'entu Bovale 2013

Si chiama Bovale il vitigno utilizzato per questo vino che si dichiara fin da subito ” impegnativo” per quella gradazione alcolica di 15,5% che campeggia nell’etichetta. Il Bovale infatti è un’uva che si caratterizza per un ricco estratto ed un buon tenore alcolico che danno complessità in colore e profumi. Il nostro vino, inoltre, segue un periodo di macerazione delle uve di 7 giorni oltre ad un invecchiamento in barriques e tonneaux di 12 mesi.

 SARDEGNA, UN’ISOLA DAI MILLE VOLTI

La Sardegna ha una lunga storia, non solo vinicola, e rappresenta un’unicità nel mar Mediterraneo grazie alle innumerevoli contaminazioni culturali. Dal 1800 a.c. con i Nuraghi ed in sequenza passando per Fenici, Romani, Bizantini e Spagnoli ognuno di essi ha lasciato un’impronta ancora oggi visibile, sia in campo culturale che agricolo. Sono molti i vitigni autoctoni ed unici come il Bovale che sta alla base del vino in degustazione. È segno che in Sardegna non si parla solo di Cannonau e Vermentino di Gallura.

SU’ENTU BOVALE 2013: POTENZA E ARMONIA VANNO A BRACCETTO

Su'entu Bovale 2013 Marmilla IGT

Come in una classica degustazione iniziamo dal colore: limpido, rosso granato e di bella consistenza. Già alla vista potremmo sbilanciarci sul seguito visto che il colore e la consistenza ci preannunciano, di solito, alcune qualità “corpose” nel vino.

Avvicinando il bicchiere al naso non si può che lasciarsi sorprendere dall’intensità dei profumi che si dichiarano al tempo stesso complessi nella loro varietà e fini, visto che sono ben coesi ed eleganti. Al primo olfatto si viene immediatamente colpiti dai frutti macerati ed appassiti (mirto, frutti di bosco e prugna essiccata ), da un insieme di spezie ( carruba e cannella ) per continuare il percorso sensoriale con cenni di mineralità e leggere sensazioni di tabacco, liquirizia e cuoio.

NEL BOVALE 2013 FORZA E POTENZA  SONO CONTROLLATE A DISTANZA

Bovale 2013 di Su'entu

Al palato Su’entu Bovale non smentisce la propria coerenza gusto-olfattiva in quanto è caldo ( e non potrebbe essere altrimenti visti i 15,5% ) morbido e vellutato, nonchè sapido e con un tannino amalgamato all’insieme e per nulla invadente. Il tannino non dà cenni di forza bruta e scontrosa come potrebbe accadere in un vino che utilizza uve macerate e di così grande carica polifenolica, bensì è il principale responsabile della morbidezza ed equilibrio del vino: non è facile trovare un vino altrettanto equilibrato e morbido visti i presupposti di uvaggio e macerazione delle uve.

Anche in bocca si apprezza l’intensità di sapori che nasconde, fino alla fine, le note salmastre e leggermente amarognole. Fanno da contraltare infatti ai sempre rinvenibili tabacco e cuoio. Rimane persistente, e questo è di sicuro un pregio. Lascia un ottimo ricordo di sè e per molti secondi. Ma è anche fine nella sua qualità, che notiamo da ultima come a suggellare quanto detto finora.

BOVALE 2013: CONCLUSIONI

Il Bovale 2013 di Su’entu è un vino che potrà mantenere questa personalità ancora per qualche anno, senza perdere l’armonia che lo contraddistingue. E’ un vino che va molto vicino al confine dell’eccellenza rappresentata dalla barriera dei 90 punti. Che dire, interessante, anzi una bellissima sorpresa!

Alla prossima, Bovale!

Info: Su’entu Cantine srl | Sanluri ( VS ) | www.cantinesuentu.com

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

vinoperpassione2015@gmail.com

3 Febbraio 2016. © Riproduzione riservata