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TENUTA BELGUARDO VERTICALE

TENUTA BELGUARDO, IL SOGNO DELLA MAREMMA

Ciò che accomuna produrre vino e volare è il sogno! Lo stesso che ha convinto la famiglia Mazzei a fondare Tenuta Belguardo, in quel lembo di Maremma a cui sono legati da anni, dove trasformare “i sogni da bambini” di Francesco e Filippo Mazzei in una realtà del vino che possa sfidare i confini del futuro!

La prima vendemmia di Tenuta Belguardo è avvenuta nel 1997, dopo anni di reimpianto e creazione dei vigneti come oggi li conosciamo. La famiglia Mazzei ha comprato il terreno in condizioni non idonee alla produzione di vino di qualità. Subito decisero di modificare quanto presente per realizzare il sogno del volo, quello di creare un vino di grandissima qualità!

“Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desidererete tornare” cit. Leonardo da Vinci

TENUTA BELGUARDO, UN ROSSO TOP IN MAREMMA

È nato nel 2000 per essere il vino top di gamma dell’azienda Tenuta Belguardo e ancora oggi è così! All’epoca l’uvaggio prevedeva anche un pò di Sangiovese, mentre oggi sono rimasti solo Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, a testimonianza del legame con i maggiori top player francesi.

La degustazione verticale propone sei diverse annate, partendo dalla 2001, la seconda vendemmia prodotta, fino alla 2015, quella attualmente in commercio. In mezzo un viaggio che parte dalla 2005, passando per la 2008 e 2010, per finire con la 2013, premiata alla 23esima posizione della TOP100 di Wine Sepctator!

Prima parlavo dell’eliminazione del Sangiovese dall’assemblaggio del vino: l’ultima annata con Sangiovese è stata prodotta nel 2004. Da lì in poi è sempre stato un dualismo tra i due Cabernet. Sei curioso di conoscere le mie note di degustazione? Eccole, arrivano!

INIZIO VERTICALE TENUTA BLEGUARDO

TENUTA BELGUARDO 2001 MAREMMA TOSCANA IGT

70% CABERNET SAUVIGNON – 20% SANGIOVESE – 10% MERLOT

Il colore ha un rosso granato con riflessi aranciati, comunque ancora lucente e senza segni di cedimento importante. Al naso è intenso, signorile e di ampia complessità: non mancano varietà di frutti sottospirito, così come un ottimo accenno balsamico inserito in un contesto alcolico ben presente. Chiudono tutte le sensazioni una coltre di liquirizia, tabacco bagnato e un pizzico di cuoio.

Al palato entra caldo, potente e con quella dose di frutti neri che confermano il tocco sottospirito sentito al naso. Spinge anche su una bella sfumatura di liquirizia, assieme a un accenno di menta che dà un pò di freschezza ad un palato altrimenti fin troppo riscaldato dall’alcol.

È ancora valido in persistenza e intensità di gusto, il tannino è invece ormai fin troppo ingentilito e morbido, avendo perso le tracce della sua forza di gioventù. Morbido, ancora elegante, ma si sta avvicinando al viale del tramonto. Diamogli onore visto che è stata la seconda vendemmia aziendale!

TENUTA BELGUARDO 2005 MAREMMA TOSCANA IGT

90% CABERNET SAUVIGNON – 10% CABERNET FRANC

Qua il rosso è granato carico e intenso, sempre con una nota lucente che promette una bella performance. Appare subito meno potente e intenso come impatto olfattivo, ma più elegante e composto del 2001. Resta il tono sottospirito dei frutti, ma mantengono anche un accenno corposo e di macerato che dà piacevolezza. Spinge anche qua la liquirizia, aiutata da una traccia noir portata dalla china, mentre avvolge bene il naso un piacevole eucalipto.

In bocca mora e prugna prendono prendono possesso della bocca, aiutati da un tannino più presente che porta ancora una zampata graffiante, lasciando un segno di forza nel palato. Rimane un valido contributo dato da pepe nero, chiodi di garofano e menta che allungano la parte fresca della bevuta. Non delude in persistenza, lunga, piacevoleabbastanza da non sfigurare, lasciando un finale pieno e deciso di prugna, finemente sfumata in una potente nota speziata.

TENUTA BELGUARDO 2008 MAREMMA TOSCANA IGT

90% CABERNET SAUVIGNON – 10% CABERNET FRANC

Ritorna un rosso granato ma diverso dal 2005. È polposo, carnoso e lucente al punto da sembrare un vino con un’anima più “strong”! Invece al naso non mostra i muscoli, quanto eleganza e finezza di profumi carichi ma uniti e ben amalgamati tra loro.

Non si discosta moltissimo dalle sensazioni degli altri due vini, con eucalipto, cuoio e tabacco in un bel bagaglio speziato che riporta un che di piccante, in aggiunta ad una presenza alcolica che si intuisce immediatamente. In bocca invece entra caldo, alcolico ma sempre rimanendo in confini eleganti e fini.

Il tannino è gentile e meno graffiante del 2005 e lascia maggiore spazio a morbidezza e piacevolezza di beva generale. Per ora è il mio preferito con questa sua rotondità che lo fa apprezzare nel complesso delle sensazioni, piuttosto che nella singola performance. Ha una beva facile, immediata, lineare e anche un pò più salivante di quella del 2005. Persistenza lunga il giusto per dare ulteriore conferma di piacevolezza.

VERTICALE TENUTA BELGUARDO

TENUTA BELGUARDO 2010 MAREMMA TOSCANA IGT

90% CABERNET SAUVIGNON – 10% CABERNET FRANC

Qua si torna nelle tonalità del rosso rubino, quasi al limite con il granato. L’intensità dei profumi non lascia dubbi sulla propria integrità, visto come si muove potente e veloce per sorprendermi al naso. Spicca l’alcol che si prende la scena, assieme alla vena sottospirito dei frutti che vanno ben a braccetto con la piccantezza delle spezie. Non mi dispiace anche il leggero tono erbaceo secco che percepisco e che completa la gamma dei profumi, assieme a tabacco biondo, foglie di te e chiodi di garofano. Insomma a livello olfattivo è “più fresco e giovane degli altri”.

In bocca è ancora “un pò verde” rispetto al 2008, ma comunque deciso nel tono alcolico, ben caldo all’ingresso in bocca e con un tannino deciso, ma sempre nei ranghi della finezza. Non aggredisce il palato, non graffia: diciamo che sa come impressionare, ma senza esagerare nei modi!

La traccia verde la ritrovo nel the e pepe che ritornano al palato, infatti il vino è meno morbido e rotondo degli altri, pur non esagerando in freschezza come si potrebbe pensare. Ha un minimo ricordo terroso, con un contributo della nota tostata più forte e decisa, con quella vena fumè che arriva fine ma tagliente. È persistente, lungo al palato e con bel finale amaricante che dà spessore e piacevolezza.

La verticale è nata dopo il premio di Wine Spectator: essere al 23esimo posto su 100 non è male direi, no?

TENUTA BELGUARDO 2013 MAREMMA TOSCANA DOC

90% CABERNET SAUVIGNON – 10% CABERNET FRANC

È lui il colpevole e responsabile della verticale! Il riconoscimento di Wine Spectator ovviamente ha smosso molta attenzione e non si poteva far finta di nulla. Quale situazione migliore di celebrare il vino se non con una verticale di 6 annate?

Ovvio che qua cambiano i parametri di giudizio, visto che si parla di un’annata recente. Il colore infatti è rosso rubino vivo, intenso nella sua tonalità e perfettamente lucido. Al naso si presenta subito potente, con uno slancio di profumi interessanti ma è ancora un pò cupo, chiuso e diffidente a scoprire le sue carte.

Quello che mostra è un tono alcolico importante, di carattere che si unisce a uno squadrone di marasca, ribes e mora che danno ampiezza e corpo, ma senza coprire anche la parte evolutiva che racconta di spezie a non finire, balsamico già sviluppato, cannella, liquirizia e un accenno di tono noir portato da the e china.

Lo stesso calore lo mostra al palato, quindi è coerente con sè stesso! Ma è anche potente, nonostante lo immaginavo più sregolato. Il genio rimane, ma anche l’attenzione a non strafare senza motivo. Il tannino gode di un discreto affinamento, ma è ancora un pò verde e, unito all’accenno di freschezza, il Tenuta Belguardo 2013 non è un campione di morbidezza!

È ampio, ha una giusta sapidità, porta spezie che non vorrebbero finire mai e sa come farsi ricordare al palato per persistenza. Mi è piaciuto, ha tanta stoffa da dimostrare, come quei ragazzi di talento che non hanno ancora scoperto tutte le loro qualità.

DEGUSTAZIONE VERTICALE TENUTA BELGUARDO

TENUTA BELGUARDO 2015 MAREMMA TOSCANA DOC

Alla fine si arriva all’annata corrente, l’ultima prodotta e attualmente in commercio. Il livello di “ormoni” da teenager è a livelli alti, il carattere è da stemperare e smussare senz’ombra di dubbio. Te ne accorgi già guardando il rubino vivido e lucentissimo che non lascia dubbi sulla gioventù del vino.

Qua l’olfatto intuisce che ci sono enormi potenzialità di miglioramento, ma anche un vino chiuso e cupo che non ne vuole ancora sapere di aprirsi come sa fare. Mi ha colpito comunque perchè dimostra potenzialità ancora inespresse che già sanno di prima della classe!

Alcol deciso, frutti rossi pieni e polposi, accenno di tabacco e liquirizia, bouquet di fiori secchi su un finale di “piccante nervoso”. Sono queste le prime note che percepisco al naso, senza dimenticare la menta portata dall’inizio della traccia balsamica che dona freschezza.

Calore a non finire, potenti frutti carnosi, ma anche una freschezza che quasi sorprende. Il tannino non mente e si sente che è giovane, ma al tempo stesso dimostra una giusta grazia. Invece non lascia dubbi il lato verde, erbaceo e tagliente che rinfresca la bocca. Cerchi la morbidezza? Qua è in difficoltà tanto è schiacciata dall’irruenza.

Però ha la stoffa del campione: che non possa addirittura rubare lo scettro al 2013. Le potenzialità ci sono!

UNA DEGUSTAZIONE DA TOP GUN

È doveroso ringraziare la Famiglia Mazzei per l’invito a questa esclusiva occasione, ma anche il Circolo degli Ufficiali dell’Aeronautica Militare di Marina di Grosseto che ha prestato la giusta location per questa degustazione. Il nesso TOP 100 e TOP GUN è quanto mai vero, per descrivere un’allenza tra il sogno del vino e il sogno del volo che hanno molto in comune.

Ti sei appassionato alle degustazioni verticali? Ho scritto di un’altra in passato, quella riguardante il 50&50 di Avignonesi: la trovi qua nel caso tu sia curioso!

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di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

13 Aprile 2018. © Riproduzione riservata