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VINOPERPASSIONE AL VINITALY 2018

Il Vinitaly 2018 è stata una festa per il vino italiano. Come ogni anno si gode dell’enorme varietà del nostro paese, anche se ci manca sempre un pizzico per arrivare alla perfezione! cit. Morris Lazzoni

Il Vinitaly 2018 è finito. Ho fatto quattro giorni di lavoro ferreo, sacrificio, ma anche tanta passione e divertimento! Ogni anno al Vinitaly ho la possiiblità di entrare in contatto con tante aziende, partecipare a degustazioni e seminari di approfondimento e conoscere da vicino chi vive quotidianamente in questo mondo.

Il Vinitaly vuol essere una vetrina per il vino italiano, non solo agli occhi degli italiani, ma anche dei tanti appassionati e buyer esteri che sono arrivati al Vinitaly 2018 con l’intenzione di fare ottimi accordi commerciali. La varietà in degustazione è tanta, fin troppa per chi non ha le idee chiare su cosa cercare: ma in fondo è giusto così perchè le aziende sono molte ed è giusto dare spazio a tutti!

Hanno partecipato circa 128mila persone con una crescita importante dei buyer internazionali. Le aziende presenti erano più di 4300  e provenienti da 36 paesi diversi. Numeri non da poco che collocano la fiera del vino italiana in posizione di grande rilievo. Ma va tutto bene al Vinitaly oppure c’è qualcosa che si può migliorare? In tutti i campi della vita si può sempre migliorare, per cui lo può fare anche il Vinitaly!

Pregi e difetti al Vinitaly

Ora non vorrei creare allarmismi! C’è molto di buono al Vinitaly, aldilà delle lamentele continue e ripetitive ad ogni edizione dei “più sgamati” addetti ai lavori. Però se la fiera è giunta alla 52° edizione, forse qualcosa di buono c’è: non serve essere dei geni in qualche disciplina scientifica per capirlo! Poi ci sarà sempre chi preferisce altre fiere o manifestazioni, però ogni anno vengono puntualmente al Vinitaly. Quindi di che parliamo?

 

Cosa c’era di buono al VINITALY 2018

 

1 – L’atmosfera è meravigliosa

Che piaccia o no l’atmosfera del Vinitaly è di festa pura. È vero che c’è caos, tanta gente, caldo nei padiglioni ma è il “luna park” degli appassionati e amanti del vino! Non c’è un altro posto in cui chi ama il vino si senta perfettamente a proprio agio. Poi possiamo parlare di tutti i difetti che ne conseguono ( e lo farò dopo ), ma non si può nascondere il lato “giocoso” della manifestazione. Il vino è CONDIVISIONE, non dimentichiamolo mai!

 

2 – Tanta varietà per migliorare

Anche se so che al mondo esistono “gli stregoni del vino” oppure quelli che si ritengono le “enciclopedie del vino”, per i comuni mortali questa è un’occasione per IMPARARE E CONOSCERE varietà di vino o vitigni non facili da bere tutti i giorni. Dico così perchè essendo anche nel campo della consulenza ho.re.ca so quanto è difficile reperire alcune varietà in certe regioni.

In una “regione forte” del vino come la Toscana è difficile trovare vini del Molise, della Basilicata o della Valle d’Aosta. Quale migliore occasione per provarli al Vinitaly? Questo può essere lo spirito, almeno è stato il mio, spero sia stato anche il tuo. Semmai RACCONTAMI CON UNA MAIL i tuoi intenti iniziali!

 

3 – Conoscere i produttori è meraviglioso

Questo è uno degli aspetti che mi ha fatto innamorare del Vinitaly. Per carità a volte si incontrano anche i produttori maleducati ( così come i blogger, giornalisti o appassionati maleducati ), ma la maggior parte di chi produce vino ha VOGLIA DI RACCONTARTI la tua storia!

ASCOLTALI, CONFRONTATI CON LORO e scambia esperienze di degustazione. I produttori sono tutti i giorni a contatto con la vigna, il vino e sanno cosa serve per produrlo. Dai importanza a questo aspetto e comprendi la MAGIA E FAVOLA che sta dietro al vino. Ma ci sono anche gli sforzi, fisici ed economici, per cui PORTA RISPETTO AI PRODUTTORI!

 

4 – L’organizzazione sta migliorando

Quest’anno ho visto sempre calca e tanta gente, soprattutto Domenica e Lunedì. Ma va dato atto che l’organizzazione sta facendo del suo meglio per limitare l’ingresso dei coglioni! Chi sono questi fantomatici rappresentanti della trasfigurazione fatta persona dell’apparato genitale maschile?

Sono i “beoni” e ubriaconi che si aggirano per i padiglioni della fiera, barcollando e biascicando frasi improponibili. Sarà dura eliminarli del tutto, a meno di non chiudere la manifestazione al pubblico. Ma in quel caso credo che il Vinitaly perderebbe gran parte del suo senso.

 

5 – Diversità e rispetto reciproco

Intendo dire che al Vinitaly trovi di tutto. Trovi le cantine da milioni di bottiglie e trovi anche i piccolissimi produttori che lavorano come gli stregoni del medioevo. All’interno dei padiglioni di Vinitaly 2018 convivono, con i dovuti spazi, Vivit, Fivi, VinitalyBio e le grandi aziende dal nome altisonante.

È giusto che in una manifestazione come il Vinitaly ci sia tutto, in modo da dare spazio a differenti stili produttivi, in modo da lasciare agli appassionati o rappresentanti di settore di scegliere con chi parlare. Io sto sempre ( o quasi ) dalla parte dei piccoli e medi produttori. Non dico che le grandi aziende non facciano vino buono, ma alcune perdono un pò per strada il legame diretto con la vigna, la passione e la magia del vino. Tutto qua!

 

Quando si parla di atmosfera gioiosa, in Emilia-Romagna sanno come fare! Il mio premio al MIGLIOR PADIGLIONE DEL VINITALY 2018 va a loro! 

 

Padiglione Emilia Romagna al Vinitaly 2018

 

Cosa era migliorabile al VINITALY 2018

 

1 – Trasporti pubblici

Questa è una parte che non compete direttamente a Verona Fiere, ma che va comunque ad incidere sulla buona riuscita della manfiestazione. Troppo code nell’attesa delle navette gratutite e “scene di ordinaria follia” con bus strapieni come si vedono in certe foto di alcune città delle periferie in India!

Visto che siamo alla 52° edizione credo che la società dei trasporti pubblici abbia un bel bagaglio di esperienza a cui attingere per evitare il più possibile disagi tragicomici all’attesa degli autobus. Su che anche noi italiani possiamo farcela nel capire cosa prendere dalla capacità di organizzazione del Nord Europa!

 

2 – Divieto di accesso al Vinitaly a chi non fa qualità

So di essere un rompipalle atomico, ma certi produttori non meriterebbero di stare al Vinitaly. So che non è possibile farlo, perchè il potere dei soldi, dei fatturati e del guadagno vanno sopra le idee di bohémien del vino come me! Mi piacerebbe vedere in una fiera come il Vinitaly solo gente che sappia cosa sia il vino di qualità.

Invece girando per i padiglioni della fiera del vino si incontrano nomi ” a dir poco imbarazzanti”, ma non proferirò parola su chi sono. Non vorrei incorrere nelle grinfie di avvocati un pò ottusi che vogliono prendersela con un blogger appassionato a cui piace dire solo la verità!

 

3 – L’Italia prima di tutto

Ho sentito tanto parlare di fare squadra, essere uniti e valorizzare il vino italiano. Ne parlano i giornalisti, gli addetti del settore, lo confermano i produttori e lo vorrebbero i politici. Alla fine invece che succede? Capita che il vino italiano all’estero viene ancora visto frammentato. Dopotutto siamo un paese unito solo dal 1861, non abbiamo la tradizione secolare dei nostri vicini europei.

Però almeno in un settore in cui siamo tra leader mondiali sarebbe carino STARE UNITI E PRESENTARCI COME UN’UNICA NAZIONE FORTE. Per farlo però serve la collaborazione di tutti quelli che gravitano intorno al vino: produttori di varia dimensione, enti e consorzi di tutela e, ovviamente, la parte politica. Ci riusciremo?

 

4 – Divieto d’ingresso ai politici al Vinitaly

Se qualcuno trova una scusante o giustificazione vera per cui i politici debbano venire a rompere le scatole nell’atmosfera gioiosa e conviviale del Vinitaly, me lo dica! Al massimo posso tollerare il Presidente della Repubblica come carica istituzionale dello Stato e degna figura di rappresentanza della nostra nazione.

Ma che ci fanno fantomatici personaggi politici che al momento non sono nessuno per il Bel Paese? Di chi parlo lo sai già, le televisioni ci hanno frantumato la pazienza con immagini e discorsi registrati direttamente dalla fiera. Non faccio un discorso a favore o contro una determinazione fazione o partito: semplicemente non vorrei nessuno. Tolgono l’attenzione all’argomento vero della fiera, il vino! DIMMI LA TUA se credi che i politici SIANO UTILI O NO AL VINITALY!

 

5 – Migliorare sui servizi base

I dati di presenza di addetti ai lavori, aziende e pubblico possono sempre migliorare. Pertanto devono sempre migliorare anche i servizi complementari alla fiera. Di cosa parlo? Sevizi igienici, punti d’informazione e supporto, bar e caffetterie, pulizia degli ambienti.

L’attenzione al dettaglio è quella che fa la vera qualità e a volte ho visto inciampare in piccolezze che sarebbero facilmente risolvibili. Si parla di quattro giorni filati di vino di qualità di fronte al mondo e poi nei bar della fiera si trovano spesso cibi e panini imbarazzanti? No, non è posssibile accettare uana caduta di stile di questo tipo. Così come non accetto la mancanza di pulizia degli ambienti: il pubblico è come una folla oceanica, me ne rendo conto, ma anche qua basta mettere sempre maggiore attenzione.

 

 

IL VINITALY 2018 DI VINOPERPASSIONE

 

 

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Per ora ti ho scritto le mie considerazioni sul Vinitaly 2018, ma ho già pubblicato un articolo riguardante la mia partecipazione alla degustazione Youngtoyoung: se te lo sei perso, PUOI LEGGERLO QUA!

Nei prossimi articoli sul Vinitaly 2018 ti parlerò di degustazioni e vino, quindi SEGUI I PROSSIMI AGGIORNAMENTI! Intanto se ti è piaciuto questo articolo, CONDIVIDILO sui social!

 

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di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

21 Aprile 2018. © Riproduzione riservata