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Non sono un grande fan del vino rosato, lo ammetto. Però non lo escludo totalmente dalle mie scelte soprattutto in estate. Quando ci sono le condizioni giuste ( atmosfera e situazione romantica ) un vino rosato può essere quello giusto per uscire dagli schemi e dai canoni. So che posso sembrare scontato e banale, ma i gusti son gusti e difficilmente si possono discutere.

Sei un appassionato del vino rosato? Buon per te, per cui prova questi due: ti piaceranno!

Oggi parlo di due vini rosati di un piccolo produttore abruzzese che fa vino sul Gran Sasso a circa 800 metri s.l.m. L’azienda si chiama Castelsimoni ( sito internet ) e se il nome non ti sembra nuovo, concordo con te. Ti ho già parlato dei vini di Castelsimoni quando ho degustato Pinot Nero, Traminer Aromatico e Riesling Renano.

 

Ho già parlato dei vini di Castelsimoni: se ti sei perso l’articolo precedente, allora clicca qua!

 

Aldilà di quanto già scritto, credo sia opportuno darti dei cenni di riferimento riguardo ai due vini rosati di questo articolo. Entrambi si chiamano Caratteri Rosè, entrambi sono creati partendo da Pinot Nero e Traminer Aromatico, fermentati utilizzando i soli lieviti indigeni delle uve di provenienza e senza subire chiarifiche. E se ti stai chiedendo perchè ai piedi del massiccio del Gran Sasso abbiano piantato vitigni tipicamente nordici, allora leggi l’articolo che ti ho già consigliato.

Caratteri Rosè, il vino rosato di Castelsimoni

 

Sai come si produce il vino rosato?

Non è questo il momento “educativo” in cui spiegarti per filo e per segno le tecniche di produzione di un vino. Per questo ti rimando ad un altro mio articolo in cui parlo di come si fa il vino rosato ( clicca qua ). Vorrei solamente che leggessi l’articolo per renderti conto di quante variabili e possibilità ci sono quando si parla di vino rosato.

Ogni vignaiolo sceglie la propria strada per produrlo, partendo ovviamente da un’uva rossa ( diversa per tipologia e caratteristiche ), oltre a definire il colore desiderato. Il colore di un vino rosè dipende non solo dal tipo di uva utilizzata ( uve come Syrah o Cabernet possono dare colori molto più carichi di Pinot Nero o Sangiovese ), ma anche dal tempo in cui l’uva viene lasciata a macerare sulle bucce. Non c’è una scelta giusta o sbagliata, ma solo un punto di arrivo che si vuole ottenere in bottiglia. Il vino rosato di Castelsimoni punta sulla finezza, quindi le scelte fatte a monte si sono rivelate giuste.

 

L’interpretazione del vino rosato di Castelsimoni

I vini rosati di Castelsimoni hanno un colore leggero e tenue, sono a base di Pinot Nero, oltre ad una piccola percentuale di Traminer Aromatico ( uva bianca ). Dopo avere aggiunto il Traminer Aromatico il vino sosta per 6 mesi sulle fecce fini con frequenti batonnâge ( movimentazione delle fecce in modo da aumentare complessità ed intensità di profumi e sapori ), non subisce filtrazione ma solo una decantazione dovuta al naturale freddo dell’ambiente. Ovviamente il vino non subisce nessun tipo di trattamento chimico in cantina, con la sola aggiunta di anidride solforosa durante l’imbottigliamento ( 90 mg/litro ).

Sei vuoi capire come si fa il batonnâge, allora guarda questo video!

Il mondo del vino rosato ha davvero infinite sfumature di colore, anche se le più tenui e delicate ( come quelle tipiche dei vini provenzali ) sono quelle che attraggono di più la mia curiosità. Anche qua è questione di gusti: chi come me preferisce un rosa tenue e chi vuole un rosa, quasi rosso, come in certi vini pugliesi da Negramaro o Primitivo. De gustibus…

 

Caratteri Rosè 2018

Colpisce subito l’attenzione per il colore invitante e di bella lucentezza. È al naso dove si gioca la partita della piacevolezza olfattiva, portando spiccate sensazioni di piccoli frutti rossi ed agrumi, uniti a lievi e freschi tocchi floreali. C’è una spinta speziata che ingentilisce il naso, ma nulla riesce a coprire quei sentori polposi che riportano alla mente il ribes rosso, ciliegia e pompelmo rosa. È vivido nei profumi, lineare e con buona mineralità, ricordando l’eleganza che riesce a donare la zona di origine.

Al palato continua a regalare briosità, nel solco di una buona croccantezza fruttata che si unisce al pepe rosa che lascia una piacevole traccia piccante. C’è buona salivazione in bocca che dura per vari secondi, lasciando il palato polposo e pulito. Quando l’ho degustato era in bottiglia da un mese circa, per cui mi aspetto che migliori in finezza, ma già ora è di gran lunga piacevole, spinto nel gusto citrino e di buona persistenza.

Il vino rosato di Castelsimoni si chiama Caratteri Rosè

 

Caratteri Rosè 2017

Il colore ha tenuto al passaggio del tempo, mantenendo lucentezza e vivacità di un tempo. Al naso si sente l’annata in più, che dona evoluzione e finissima traccia ossidativa che non rovina la degustazione. I frutti sono più maturi e spostati su toni densi, mentre continua a dare piacevolezza la parte floreale. Non manca la stessa mineralità che caratterizza la produzione di Castelsimoni, figlia del terroir e dell’altezza media dei vigneti. Per ora ha tenuto e ci sarebbe da capire quanta autonomia possa avere in futuro, ma credo che potrebbero dare soddisfazioni anche il prossimo anno. Ho ancora una bottiglia di Rosè 2017 e la riaprirò in primavera 2020!

In bocca si mostra più alcolico ed un pelo più cauto del 2018, dando maggiore spazio all’arrivo della morbidezza: non cede in acidità e freschezza, pur minori e meno impattanti. L’annata 2017 si dimostra in tutta la sua carica alcolica, ma sempre contenuta dentro i limiti della piacevolezza. È segno che ha ancora da dimostrare e che potrà mantenersi in forma ancora per un pò di tempo a venire. Chiude con ricordi fruttati e con buona mineralità. Ancora piacevole ed adatto a varie situazioni di abbinamento!

 

Se ti dicono che il vino rosato va bevuto per forza giovane, fai cenno affermativo. Poi pensa con la tua testa e comprendi che non sempre è così!

 

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

27 Maggio 2019. © Riproduzione riservata