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Produttori del Young to Young 2018

YOUNG TO YOUNG

Giovani produttori incontrano giovani comunicatori!

Che la comunicazione stia cambiando anche nel mondo del vino non è una novità! Ecco perchè l’appuntamento di Young to Young al Vinitaly sta assumendo sempre maggiore importanza. È la quarta edizione di un progetto ilGolosario che vuole mettere in condivisione giovani produttori con altrettanti giovani blogger e comunicatori del vino. E quest’anno tra i giovani blogger ero presente anch’io!

YOUNG TO YOUNG AL VINITALY 2018

La rassegna Young to Young si articola su vari appuntamenti in tre giorni di Vinitaly. Ho partecipato alla sessione del Martedì per mettere alla prova la mia capacità di comunicare un vino di giovani produttori, sia per quantificare a che livello siano arrivati i vini in degustazione.

Il filo conduttore dell’evento è la passione, unita alla sfida generazionale, con un’incredibile voglia di emergere. Queste tre qualità hanno fatto da comune denominatore agli assaggi divisi in tre regioni d’Italia ( Toscana, Marche e Calabria ). Nella foto ci sono i tre produttori ( e mezzo…) che hanno contribuito con i loro vini al successo dell’evento.

Dalla Sinistra i fratelli Giraldi dell’azienda Giraldi e Giraldi di Rende ( Calabria ), al centro Elena Casadei del gruppo vinicolo Casadei ( Toscana ) e sulla destra Giacomo Centanni della cantina Centanni ( Marche ). La degustazione è stata moderata da Paolo Massobrio e Marco Gatti della rivista ilGolosario, che hanno fatto gli onori di casa cedendo di volta in volta la parola ai singoli produttori.

Degustazione Young to Young Vinitaly

CENTANNI – OFFIDA ( MARCHE )

Giacomo apre l’appuntamento raccontando il legame con il territorio di provenienza, la Valdaso nella zona di Offida, nel sud delle Marche. Il territorio è peculiare e trasforma i vini in qualcosa di unico, come dopo avrò modo di provare: la vicinanza del mare ( 5 km ) e la relativa lontanza dalle montagne ( 30 km ) sono tratti climatici che modellano i vini prodotti da Centanni.

Qui a Young to Young Giacomo ha presentato il Pecorino 2017, figlio di un’uva sempre più di moda e in piena rivalutazione dopo anni di oblio e poco interesse commerciale. Da notare che il Pecorino ricopre circa un quinto della produzione di 150.000 bottiglie totali dell’azienda, a tutti gli effetti una colonna portante della gamma vini. Si parla poi di viticoltura biologica certificata e di bassissime rese per ettaro ( circa 40 quintali ) come simbolo della ricerca della qualità da parte della famiglia Centanni.

OFFIDA PECORINO D.O.C.G. 2017

Centanni Pecorino Young to Young

L’annata 2017 è stata imbottigliata a inizio Febbraio, per cui inizia ora a esprimere le sue vere potenzialità. Il colore è un giallo paglierino piacevole alla vista e dotato di bella lucentezza. Al naso si percepisce subito caldo, intenso, con profumi che stuzzicano in modo piacevole, portando note di frutti tropicali e agrumi, fiori delicati e rimanendo in confini di un’eleganza invidiabile. Per essere un’annata 2017 imbottigliata da poco devo complimentarmi con Giacomo!

Al palato scopre la sua vera natura: entra potente, ai limiti del salato e dimostra di avere una spalla acida e una struttura che potranno sfidare il tempo. Il Pecorino di Centanni prima si preoccupa di far sentire quanta sapidità e acidità possa portare al nostro palato e dopo di ricordare il tono di frutti tropicali e agrumato già percepiti al naso.

Dopo diventa un festival di agrumi che entrano impetuosi e acidi al punto di provocare notevole freschezza. L’enfasi salivante è subito seguita da un’onda di astringenza, asciuga il palato e lascia un finale amaricante. Mi piace che abbia calore, alcol ma che non infastidisca in degustazione, rimanendo nei ranghi di una “potente eleganza”. È un vino di corpo ma ha anche quella dose di classe e finezza che valorizzano le sue grandi qualità!

D CASADEI – SUVERETO ( TOSCANA )

Adesso è il turno di Elena Casadei ( figlia d’arte come si direbbe ) introdurre i propri vini e raccontarci la propria storia. Inizia in modo semplice: fin quasi alla maggiore età Elena odiava il vino! Semplice no? La famiglia da anni è nel settore e l’infanzia di Elena è segnata dai ritmi che le vendemmie, la cantina e le varie fiere del vino scandiscono nella vita dei vignaioli.

Verso i 18 anni cambia idea e decide di iniziare a “lavoricchiare” in cantina per avvicinarsi al vino. Da li si apre un mondo! Mano a mano cresce la passione, Elena inizia a capire il motivo che spingeva i genitori a dedicare la vita al vino e comprende di non poterne fare a meno. Da lì alle anfore il passo è breve: il padre le importava dalla Georgia per cui affidò alla figlia qualche anfora per fare le “prove di vinificazione”. E ora ti racconto il risultato!

Le Anfore Syrah Young to Young

Hai mai bevuto un vino fatto in anfora? Oggi varie aziende le usano, ma resta un sistema di vinificazione ancora poco diffuso. Elena ha ormai acquisito esperienza, al punto di essere a suo agio in degustazione mentre parla dei 35 giorni di macerazione a cui è stato sottoposto il Syrah.

IMPORTANTE: quando si fa un vino in anfora, NON SI PUÒ SBAGLIARE. L’anfora non cede aromi al vino, per cui è importante portare in cantina uve sane e vinificarle in modo corretto per ottenere un prodotto di alto livello.

LE ANFORE SYRAH TOSCANA IGT 2016

Il Syrah 2016 si presenta subito intenso nella gradazione di colore, cupo e poco incline a riflettere la luce. Al naso è tipicamente Syrah ma meno invadente e più fine. È riconoscibile ma non si lascia andare alla potenza e arroganza tipica di certi Syrah, preferendo rimanere dentro i binari creati dalla gentilezza.

Ciliegia matura e mora, pepe a non finire e un piacevole tocco terroso sono i primi aromi che sento al naso, seguiti da una traccia rinfrescante che mi riporta all’eucalipto, per concludersi con un finale dolciastro da cannella. In bocca esplode, arriva intenso e ha note speziate che danno ampiezza e profondità di gusto.

Ritornano a farsi sentire i frutti che introducono un tannino deciso, quasi ruspante, ma che si dà un plafond verso l’alto, in modo da non rovinare l’integrità della degustazione.

C’è spazio per un minimo di freschezza, che rende la beva gentile, prima di far passare un fine ricordo di cipria che attenua la salivazione. Si muove elegante al palato, nel modo in cui sa fare un vino così giovane. Se cerchi dei campioni di finezza ti dovrai rivolgere altrove, ma se cerchi un prodotto sincero e trasparente, allora è il tuo vino. Promosso!

Cosa è importante a YOUNG TO YOUNG? Far capire che il mondo del vino può rinnovarsi!

GIRALDI & GIRALDI – RENDE ( CALABRIA )

Eccomi all’ultimo produttore della degustazione YOUNG TO YOUNG, anzi agli ultimi due. L’azienda Giraldi & Giraldi è portata avanti dai fratelli Alessandro e Pierfrancesco, decisi nell’iniziare la  carriera vinicola al posto di proseguire quella universitaria.

L’azienda è a Rende, nell’entroterra di Cosenza, posizionata a 30 km sia dal mare che dalle montagne, e con vigneti posti a circa 500 m. s.l.m. La produzione invece è limitata a circa 60mila bottiglie ogni anno. I fratelli Giraldi credono nella valorizzazione dell’uva Magliocco, vitigno in riscoperta in Calabria che può dare, quando lavorato bene, notevoli soddisfazioni.

Da circa dieci anni Alessandro e Pierfrancesco portano avanti ricerche, studi e sperimentazioni per creare vini che siano espressione di un territorio ancora non del tutto sfruttato a livello di potenzialità. C’è tanto sacrificio dietro a questo vino e si capisce andando in degustazione.

 

I MONACI TERRE DI COSENZA DOC 2016

Conosci il Magliocco come vitigno? In Calabria ha vissuto fasi alterne. Oggi siamo nella fase ascendente, soprattutto se le aziende iniziano a trattarlo come i fratelli Giraldi. Mi piace il colore intenso e carico che esalta la nota rosso rubino che vira verso il granato.

Al naso arriva intenso, carico e senza problemi a manifestare la sua potenza. Al tempo stesso non lascia l’alcol a briglie sciolte, cercando di non esagerare e spaventare chi degusta. Arrivano profumi di frutti polposi, carnosi e con un piacevole tocco speziato che fa ricordare la piccantezza del pepe nero appena macinato.

Non mancano un contributo floreale da potpourri che rinfresca da tutte queste note “strong”, pur manifestando anche una vena erbacea che cattura una parte dell’olfatto sena paura di sfigurare. In bocca è coerente, sempre carico e potente, con un tannino all’inizio timido: lascia passare i frutti e poi si presenta, per dare una graffiata comunque non letale.

Scalda bene il palato, ma resta anche fresco. Fa salivare quel giusto per avere una beva non troppo impegnativa. La persistenza è lunga, così come il ricordo di mora e foglie di thè che restano nel finale di palato. Non dimentico la sapidità, più che valida per dare la giusta eleganza. Mi piace, bella questa Calabria del Young to Young!

Vini Young to Young 2018

YOUNG TO YOUNG È LINFA VITALE

L’iniziativa è di quelle giuste, creata su misura per dare spazio a chi avrebbe meno voce in capitolo. Porta in alto Davide contro Golia e permette a piccole realtà di salire alla ribalta per fare conoscere i propri vini. Ricordo sempre che dietro un vino non c’è solo Vinitaly e fiere del settore: ci sono anche i sacrifici in vigna, i rischi del meteo e tutte le variabili di cui si può incolpare la natura.

Pertanto ben vengano i “giovani al potere”. Servono per vedere sfumature diverse del solito panorama, già giudicato e valutato anche da chi ne ha visti qualcuno in più!

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

17 Aprile 2018. © Riproduzione riservata