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È da un pò che mi frulla in testa di scrivere su un argomento che mi sta così a cuore: sto parlando dell’uso della grammatica da parte di chi scrive di vino. Mi piace leggere i blog o siti degli altri: non tutti ma qualcuno di interessante credo che ci sia. Ci sono giornalisti navigati e di grande esperienza, oppure giovani arrembanti che da poco si divertono a scrivere online. Nel leggere questo o quello non vado a sindacare se ci sia competenza o meno in quello che fanno ( anche se me ne rendo conto dopo poche righe di lettura), quanto se c’è considerazione per la grammatica italiana da parte di chi scrive.

La grammatica del vino è quasi scomparsa al punto da non essere quasi esistita!

Spesso la grammatica e la sintassi sono usate male, come se fossero meri accessori sacrificabili sull’altare della presenza online a tutti i costi. Un tempo chi non sapeva scrivere non aveva accesso alla stampa, mentre oggi abbiamo a disposizione talmente tanti mezzi da aver aperto le porte a molti. Scorrendo le pagine virtuali di blog e testate giornalistiche si scorgono congiuntivi non presenti od usati male, sintassi sbagliata, uso della punteggiatura che si va a far benedire e tanti altri piccoli errori più o meno veniali.

la grammatica nel vino è in crisi

Quando leggo alcuni blog ripenso a Fantozzi: i congiuntivi di questi siti sono comici come il salto sulla bici “alla bersagliera”!

Credo sia una piaga che sta diventando sempre più frequente e per cui non vedo una soluzione imminente. Forse ci vorrebbe maggiore attenzione quando si scrive oppure meno fretta: credo che molti errori derivino dalla voglia di superare in velocità gli altri nell’uscita di un articolo, ma anche nella poca voglia di rileggere quanto si è scritto.

Eppure di piaghe sociali ne vediamo tutti i giorni nei social ed in tv: fake news, Grande Fratello, Temptation Island e tante altre. Ora chi ha a cuore la lingua italiana deve sorbirsi anche scellerati scrittori del vino che, più o meno consapevolmente, non riescono a mettere in fila “soggetto, verbo e predicato” senza fare errori da comiche in stile Stanlio ed Olio!

Non me ne voglia chi legge se non porto esempi concreti: ne sarebbero felici eventuali legali dell’offesa/o di turno ( il più delle volte inconsapevoli di essere ignoranti in materia grammaticale ), per cui tralascio di indicare nomi, cognomi e tante altre generalità.

Ho voglia di lanciare un nuovo gioco che può essere divertente per chi, come me che scrivo, ama la lingua italiana e soffre nel vederla trattata come uno spazzolone pulisci wc. Il gioco consiste nel porre sempre più attenzione al modo in cui scrivono giornalisti o blogger, per farglielo presente con un commento privato. Vediamo se i colti in fragrante sapranno dimostrare più attenzione, più cura o semplicemente più voglia di rimettersi a studiare la grammatica in seguito ai commenti che arriveranno dai loro fidati lettori.

 

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

30 Settembre 2020. © Riproduzione riservata