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DERBY A CENA, ITALIA VS FRANCIA

 Petra Alto 2010 IGT
Logo Champagne Bollinger“L’occasione era di quelle ghiotte al punto di renderla un nuovo articolo del mio blog. Una cena casalinga con amici che si è trasformata in una specie di derby tra noi e i nostri cugini francesi.

Il mio è ovviamente un gioco, un modo per cambiare un pò le regole classiche della degustazione. In realtà la lotta Italia – Francia nel mondo del vino esiste, eccome!

Ogni anno si sussegue una vera e propria competizione fatta di numeri di vendite, marketing, posizionamento sul mercato e reputazione agli occhi dei clienti. E’ stata un’occasione creata per caso, non voluta, mentre ho già in mente altri derby da proporre, questa volta studiati a tavolino.”

IL FRANCESE È DI RAZZA, MA L’ITALIANO NON DA MENO

Champagne Bollinger

Nella squadra transalpina compare un calibro pesante della Champagne. Uno che orta fiero un marchio storico nonchè importante per molti appassionati. La storia della Maison Bollinger parte dal lontano 1829 per arrivare a giorni nostri. È un cammino fatto attraverso varie successioni famigliari a capo della casata. Poi arriva la nomea di champagne per eccellenza di James Bond. Mai però è stato tralasciato l’obiettivo di mantenere un alto standard di qualità, dopo una fase abbastanza lunga fatta di cadute e risalite. Bollinger utilizza uve provenienti dai propri 164 ettari ed ha una preferenza spiccata per il Pinot Noir. Conferisce stile vinoso, rotondo e ricco agli champagne della casa di Ay.

BOLLINGER SPECIAL CUVÈE

La composizione della Special Cuvée è presto detta. 60% Pinot Noir, 25% Chardonnay e 15% Pinot Meunier. La bottiglia più importante della maison ( è infatti prodotta in circa 2 milioni di esemplari ) sosta per 3 anni sui propri lieviti e ha un dosaggio di 8 gr/l posizionandola di diritto nella categoria Brut. Altra caratteristica particolare è l’utilizzo di circa il 20% di vins de réserve nell’assemblaggio della cuvée. La Special Cuvée infatti rientra nella famiglia delle bottiglie sans année, prodotte senza indicazione del millesimo di vendemmia.

Quindi merita questo champagne? Secondo me si e ora vi spiego il perchè. Innazitutto mi è piaciuto il colore che si mette in mostra nel suo defilè con una veste giallo dorata di buon intensità. Non è da meno neppure la presenza delle catenelle di bollicine. Salgono fini e numerose verso l’alto, spinte da un entusiasmo contagioso come quello dei giorni di festa. Il naso è classicamente champagne, con le dovute finezza e complessità, come spesso capita come le bottiglie “da numeri” delle maison famose.

BOLLINGER, UNA CUVÈE UGUALE NEL TEMPO

Non si possono permettere di spaziare verso sensazioni limite che potrebbero non essere ben interpretate dal grande pubblico. Per cui sale burro fuso, agrume maturo al limite del candito, accenni di lievito e frutta secca come nocciola. Naturalmente esprime mineralità al naso che si ritrova anche al palato: il terreno della champagne tutta, o quasi, è fatto di puro gesso per cui la mineralità è di casa. Entra in bocca fresco con spuma di bollicine leggera e soffice e non si smentisce nella giusta sapidità che accompagna la degustazione.

Ritornano nel finale gli agrumi e la frutta secca che asciugano il palato lasciando una persistenza più che buona. Alla fine direi un giudizio positivo in linea con gli altri competitor ( Veuve Cliquot, Moët & Chandon, Mumm ) nonostante un prezzo superiore e forse non proprio perfettamente giustificato. La storia c’è, il fascino anche. A queste cifre si possono bere molti champagne, meno conosciuti, anche a prezzi minori. Ma questa è un’altra storia!

ENTRA IN CAMPO L’AZZURRO

Petra Sangiovese Alto 2010

E l’italiano? Si cambia sponda vinicola passando nello schieramento dei rossi e andiamo in Toscana che è senz’altro una patria del vino rosso! L’azienda si chiama Petra e si trova a Suvereto, sulla costa tirrenica e poco distante dalla più famosa Bolgheri. È salita alla ribalta da qualche anno con un crescendo di qualità e immagine. Petra si è fatta conoscere per la produzione di vini costruiti su monovitigni e l’Alto 2010 è composto dal 100% di uve Sangiovese.

Conosco molto bene i vini dell’azienda e ho avuto modo anche di visitarla tempo addietro, apprezzandone le varie interpretazioni. Il Sangiovese è un grande vitigno e nel caso dell’Alto è ben interpretato. Nonostante ci si trovi lontano dal Chianti, da Montalcino o Montepulciano, cioè dal territorio di elezione. E’ diverso da un vino dell’entroterra toscano? Vediamo.

PETRA ALTO 2010

Ritroviamo il rosso rubino tipico del Sangiovese. È arricchito da riflessi granati anche in virtù di affinamento e invecchiamento a cui è stato sottoposto il campione. E’ un lungo periodo fatto di 24 mesi in botti di slavonia da 30 hl e 50 hl oltre ad altri 18 mesi in bottiglia. E si sente al naso che il vino ha carattere. È intenso nel far percepire all’olfatto la sua complessità che rimane fine con punte di eleganza. Il corredo di frutti rossi è pieno ( ciliegia, mora, mirtilli ) e ha iniziato a virare verso il sotto spirito. Inoltre dimostra grande prevalenza verso i sentori da evoluzione come tabacco, cioccolato fondente, accenni di liquirizia. Ma non manca anche quel tocco di “ferroso” che fa ben percepire che il vino ha un’interessante mineralità.

Il tannino entra  elegante ma al tempo stesso è sabbioso, terroso nel suo muoversi nel palato. Asciuga bene ma lascia anche spazio alla morbidezza che riporta l’insieme verso un equilibrio interessante. Il fruttato non si nasconde e ritorna anche nell’assaggio al palato sfoggiando la capacità di ben integrarsi con le altre sensazioni.

E’ un vino che riesce a farsi apprezzare per la sua armonia e per una persistenza lunga e ricca di gusto. Rimangono infatti le sensazioni di frutta, della mineralità e di tutto il corredo evolutivo. Avrebbe continuato questa sua fase di pienezza ancora per altri anni, visto che è solo all’inizio della fase matura. Diciamo che ha finito da poco gli studi: a breve avrebbe iniziato la specializzazione. Avrebbe, come il suo fratello Quercegobbe 2011!

Per info: Petra Azienda Agricola | www.petrawine.itBollinger Champagne | www.champagne-bollinger.com

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

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