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SU’ENTU: LA NUOVA FRONTIERA DEL VINO IN SARDEGNA

“Quando vuoi creare un futuro riferimento del settore, qualunque esso sia, hai solo due strade. Prendere il migliore del tuo settore, copiarlo e cercare di fare meglio di lui. Oppure partire per una nuova strada, magari anche più difficile, e cercare la tua meta senza paura di sbagliare. Da Su’entu hanno scelto la seconda via, quella dell’originalità e della qualità nei vini. Venite a scoprirla!”

Su'entu cantine

LA GENESI DI SU’ENTU

La cancellata di ingresso di Su’entu protegge una lunga strada sterrata. Si arrampica sulla collina antistante per arrivare fin sulla cima dell’altopiano. Lassù si trova la cantina, incastonata sul colle come una pietra preziosa in un diadema.

Intorno regnano la pace e il silenzio con distese di pianure alternate a dolci colline. Si riempiono, partendo dalla sede della cantina, di ordinati vigneti e vegetazione alternata a campi, con qualche albero che macchia la vista dell’orizzonte.

Su'entu cantine

La struttura di Su’entu non passa inosservata, sia dalla lontana strada carrabile, sia dalla cantina stessa che conquista con il proprio alternarsi di bellezza ed impatto scenografico. Il candore bianco delle pareti esterne si mescola al legno delle sovrastrutture, passando attraverso la colorazione sabbia della terra circostante.

PRIMA UN SOGNO, POI È ARRIVATA LA CANTINA

L’idea originaria del progetto è nata da un sogno del titolare Salvatore Pilloni, già noto in campo imprenditoriale locale per i negozi di saponi e profumi sparsi in tutta l’isola. Non è stato ovviamente semplice, dapprima pensare, poi progettare ed in seguito realizzare la cantina così come la vedete oggi.

Una volta individuata la giusta location, composta da un territorio di 50 ettari, era fondamentale parlare con tutti i vari proprietari. Era necessario far vedere loro la stessa visione che vedeva Salvatore Pilloni. Oltre che convincerli che realizzare una splendida cantina, li e proprio li, dove loro fanno pascolare i loro greggi era la soluzione migliore.

La collina dove sorge Su’entu è esposta al clima tipico della zona, sempre ventoso ( da cui il nome ), e questa caratteristica permette anche di creare un ambiente salubre per le piante, sempre asciutte e mai soggette a problemi di origine fungina come muffe ed altro.

DAL PROGETTO ALLA REALTÀ

La zona fuori dal centro di Sanluri è sempre stata terreno di pastorizia e poco altro. Ma eccoci arrivati al 2009 con la nascita della prima versione della cantina, che verrà ampliata e riorganizzata nel 2015 per seguire lo slancio verso l’alto degli ulteriori obiettivi di crescita.

Salvatore Pilloni non si accontenta di fare la comparsa nel mondo vinicolo. Vuole essere protagonista nella regione e si circonda di persone che possano fare crescere e conoscere la sua creatura. Ecco quindi che arrivano in azienda figure di spicco dell’enologia italiana. Piero Cella, enologo di fama nella regione e Andrea Balleri, già Miglior Sommelier d’Italia Ais 2013, che si occuperà della direzione commerciale.

L’azienda inizia a crescere, ad aumentare le proprie vendite ma sempre mantenendo viva l’idea originaria della qualità prima di tutto, oltre che della valorizzazione del territorio e dei suoi vitigni autoctoni. Arrivano successi uno dietro l’altro, che potete verificare voi stessi, consultando la pagina aziendale dedicata ai premi.

Su'entu cantina

Questa foto della terrazza esterna di Su’entu è sintomatica della bellezza della struttura. Questa stessa terrazza è spesso oggetto di banchetti, cerimonie e manifestazioni di alto livello come l’International Bugatti Meeting Italia 2017 svoltosi a Giugno di quest’anno. È stata un’occasione per vedere auto d’epoca e moderni gioielli tecnologici radunarsi e fare da specchio alla bellezza della cantina stessa.

BELLEZZA FUORI E BELLEZZA DENTRO

Dovete pensare che essere sulla cima della collina di Su’entu fa essere in pace con sé stessi, con il mondo circostante e anche con coloro che stanno oltre i confini che la vista può evidenziare. Il silenzio e il vento che avvolgono la struttura rendono l’atmosfera quasi surreale, ipnotica, a tratti magica, per come sa coniugare in modo armonico i vari livelli d’altezza dell’ambiente circostante che si susseguono fino all’orizzonte.

La cantina Su’entu offre mirabolanti bellezze anche all’interno. La sala degustazione è un invito alla convivialità, con le ampie vetrate che fanno brillare la superficie degli ampi tavoli di legno dedicati alla degustazione dei vini. I materiali si combinano in un’armonia delicata e pulita alla vista, inducendo gli ospiti a provare relax e piacere per la sosta in cantina.

Su'entu cantina

Avete visto la barricaia? Anche questa sala è un elogio e un plauso al miglior studio di interior design. È impossibile rimanere indifferenti dalla sua spettacolare illuminazione. Avete fatto caso che riprende il leit motiv presente sulle bottiglie di vino?

L’attenzione al dettaglio non manca mai dentro a Su’entu, neppure quando potrebbe diventare secondaria rispetto alla sostanza, come nel caso della barricaia. Ogni scelta segue logiche di estetica, di funzionalità a misura d’uomo e di valorizzazione dell’ambiente circostante.

DEGUSTAZIONE BOVALE VS BOVALE

La visita da Su’entu ha dato modo di degustare tutta la gamma prodotti, dal Vermentino fino al Passito. Mi piace però riportarvi la degustazione del cavallo di battaglia dell’azienda, quel Bovale che rappresenta il vino di punta dell’azienda di Sanluri.

Spendo giusto due parole sul vitigno. Il Bovale in Sardegna è sempre stato bistrattato perché usato spesso come uva da taglio per altri assemblaggi. Su’entu ha avuto il coraggio di fare un vino in purezza, cercando di capire quell’uva un pò scorbutica e ignorante qual è il Bovale.

Nasce nel 2012 la prima annata di Bovale che oggi è un pò la chimera dell’azienda, il vino che racconta l’anima più vera, lo stile produttivo e la corrispondenza con il territorio di provenienza. Peccato solo che ogni anno finisca, quindi correte a comprarlo prima che sia troppo tardi! In passato avevo già degustato un Bovale di Su’entu nell’annata 2013: puoi leggere la degustazione vino qua!

BOVALE 2015

Colore profondo, carico e quasi impenetrabile alla luce. Ha un naso ampio, pungente, con frutti sotto spirito che si alternano ad un bel tratto ematico. Mora , ginepro, pepe nero e chiodi di garofano assieme a tratti di macchia mediterranea che chiude in salvia. Non manca un bell’insieme di evoluzioni come un fine cacao amaro, accenno di liquirizia e spolverata di caffè. Ha un’intensità lunga, fine e perfettamente equilibrata per non essere invadente.

In bocca è deciso, tirato e con un tono alcolico evidente ma che lascia spazio alla recita dei frutti, delle spezie e delle evoluzioni da affinamento. Il tannino è setoso, elegante e pieno di sostanza, senza mai cadere nell’invadenza. Il vino ha 15 gradi alcolici ma sono ben integrati nella struttura globale, senza togliere spazio alla valida sapidità, oppure all’evidente traccia vegetale che completa il quadro delle sensazioni.

La struttura non manca, riempie il palato con la sua pienezza facendo si che la morbidezza culli la bocca, bilanciando il tannino e la decisa sapidità. Tutte le sensazioni percepite sono cariche e piene, muovendosi sempre dentro al limite della finezza e dell’eleganza.

Conclude con una persistenza lunga e piacevole. Non teme il giudizio del tempo e non fa altro che far finire la degustazione dentro i confini dell’armonia e dell’eleganza sopra a tutto.

Su'entu cantina

BOVALE 2014

Si intuisce subito che è l’evoluzione della specie, un parente prossimo più maturo e più deciso nelle sue capacità di impressionare naso e palato. Sia al naso che in bocca ha una marcia più evoluta, innalzando le già piacevoli sensazioni sentite in precedenza.

La struttura è spostata maggiormente sulla morbidezza con sensazioni che puntato verso vette più dolciastre e che danno un maggiore residuo zuccherino. Il colore è ancora più profondo e sembra quasi esplodere nella sua vigoria e profondità.

Al naso i frutti parlano già di confettura, spezie più dolci, un accenno di resina, un balsamico già evidente che sfuma in un ricordo mentolato. Si unisce un segno che riporta alla mente la grafite, poi arrivano china e sempre la traccia ematica, qua più tesa e decisa.

Arriva più morbido al palato, carico e intenso riprendendo gran parte delle sensazioni già espresse al naso. Poco dopo evolve in pasta di cacao amaro, che aggiunge quel piacevole tocco amaricante che non stona nell’insieme. La bocca è calda, morbida, piena di polpa di mora e prugna. Il tannino invece leviga, lasciando un palato perfettamente in accordo con le restanti sensazioni.

È lungo in persistenza, non lascia facilmente la presa col palato. Rimane in bocca un ricordo di polpa carnosa, viva, spezie a non finire e la tipica sapidità dei vini di Su’entu. Ma in tutto ciò sorprende per la capacità di avere comunque una bella beva, ancora fresca e con quel tocco etereo che lascia sorpresi.

SALUTO LA COLLINA DEL VENTO

SU'ENTU

La magia di Su’entu ha rapito l’attenzione e rimarrà ben impressa nei ricordi. La foto di saluto vuole essere un ringraziamento grande all’azienda per l’ospitalità dimostrata. Ma anche un grazie enorme ad Andrea Balleri, grande professionista e direttore commerciale. Ha saputo trasmetterci tutta la filosofia dell’azienda, dal suo concepimento fino al lavoro quotidiano fatto per la continua ricerca della qualità.

Negli anni a venire il pubblico sarà abituato a sentire sempre parlare di Su’entu, come azienda ai vertici della produzione sarda e non solo. Ti piace la Sardegna? Allora dai uno sguardo a quest’altra visita che ho fatto?

Grazie di cuore!

Info: CANTINE SU’ENTU | SANLURI (VS) | www.cantinesuentu.com

di MORRIS LAZZONI

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21 Ottobre 2017. ©Riproduzione riservata