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DA VILLA UN BOKÈ ROSÈ D’AUTORE

Tradizionalmente non sono mai stato un grande amante dei rosè ( anche se Franciacorta ), soprattutto per mia mancanza. Non mi riuscito ad apprezzare un prodotto che resta in mezzo al bivio di due contrapposte realtà, vino rosso e vino bianco. Mi trova a giudicare un prodotto particolare, il Bokè Rosè 2010 di Villa. Mi sorprenderà?

Le innumerevoli possibilità che si creano nel campo del vino portano ad affrontare anche i propri gusti. In molti casi si possono scoprire nuove “certezze” oltre a quelle che già si conosceva. E’ un po’ quello che è mi è successo dopo la degustazione di questo interessantissimo rosé, dapprima accolto con un leggero velo di scetticismo.

Logo Villa Franciacorta

LA PICCOLA FRANCIACORTA AL POTERE

Alcune parole al riguardo dell’azienda, Azienda Agricola Villa, per meglio comprendere la filosofia alla base della bottiglia in questione. L’azienda prende il nome dalla località Villa, nel comune di Monticelli Brusati, ad est della Franciacorta.  La storia di Villa Franciacorta parte dagli anni 60. Il fondatore Alessandro Bianchi iniziò a studiare i terreni interessati. Arriverà alle prime produzioni vinicole a metà anni 70 ed alle prime bollicine nel 1978. L’azienda produce ogni anni circa 300mila bottiglie provenienti dai 37 ettari, tutti di proprietà, grazie ai quali si producono solo ed esclusivamente prodotti millesimati.

Adesso veniamo alla nostra splendida bottiglia. Si presenta fasciata da una pregevole pellicola rosa, a protezione del vetro trasparente. È un piccolo particolare che riporta alla mente una conosciuta azienda “cugina” franciacortina, oppure una nota maison di champagne.

NEL BOKÈ ROSÈ È PARITÀ TRA CHARDONNAY E PINOT NERO

Il titolo la dice lunga riguardo alla composizione del nostro rosé. Si caratterizza per una perfetta parità fra Chardonnay e Pinot Nero. Un fattore importante da sottolineare è la provenienza delle uve da soli vigneti di proprietà, dei territori di Monticelli Brusati e Provaglio d’Iseo.

La vinificazione avviene in acciaio mentre la permanenza sui propri lieviti è di minimo 36 mesi. In questo modo permettono alle due uve di unire le proprie qualità nella sintesi che andremo a degustare. Altro particolare a cui prestare attenzione. Il rosé è un millesimato 2010 per cui significa che è stato ottenuto utilizzando almeno l’85% delle uve dell’anno specificato in etichetta.

IL BOKÈ ROSÈ 2010 ME GUSTA!

BOKÈ ROSÈ 2010 VILLA

Il Bokè Rosè si presenta di un piacevole giallo ambrato con riflessi rosati. Le catenelle del perlage sono di una bellissima abbondanza ed impressiona alla vista anche in virtù delle bollicine finissime e numerose. Se la prima impressione è quella che conta, il Bokè Rosè non ha di certo deluso.

Portando il calice al naso si nota subito che il bouquet di profumi ci ricorda sentori fruttati ( lampone, pesca ) ed agrumati ( pompelmo ). Si abbinano ad una lieve dolcezza, che si fa notare grazie ad i piacevoli sentori di miele e vaniglia. Ha una buona complessità di profumi ma, soprattutto,  pregevoli ed accentuate finezza ed eleganza. 

Degustandolo non si può non aver ben presente il ricordo agrumato che si fa notare nella spuma leggermente acidula, oltre che elegante e fine nella sua complessità. È contraddistinta anche da una ben presente sapidità che convive alla grande con quel discreto accenno di mineralità che si lascia percepire in sottofondo.

La spuma di bollicine ci dà anche una piacevolissima freschezza e l’insieme della sensazioni resta abbastanza persistente in durata e complessità. La miscela di 50-50 di Chardonnay e Pinot Nero evidenzia le due nature. Da una parte abbiamo la delicata eleganza fornita dallo Chardonnay ( riscontrabile anche nella gentilezza che il rosè presenta al palato ) mentre dall’altra si nota il corpo e la presenza del Pinot Nero. È proprio lui che resta sempre all’apice delle mie preferenze nel caso di bollicine.

LE NOTE FINALI DI DEGUSTAZIONE

È un prodotto piacevole, perfetto per ogni occasione ed adatto a numerosi abbinamenti. Può spaziare dall’aperitivo glamour a pietanze di pesce anche corpose e sostanziose nel sapore ( tagliata di tonno, salmone, pesce spada ). Con prodotti del genere si impara ad apprezzare il rosè, spesso dimenticato nelle scelte oppure poco considerato. In futuro ci sarà occasione di degustare altri prodotti dell’azienda. Forse il “Selezione Brut” che, con i suoi  78 mesi di affinamento sui lieviti, ha attirato la mia fervida attenzione. Chissà!

AZIENDA AGRICOLA VILLA  | FRANCIACORTA | www.villafranciacorta.it

di MORRIS LAZZONI

VinoperPassione

Il vino è semplice da capire, basta avere passione

vinoperpassione2015@gmail.com

28 Ottobre 2015. © Riproduzione riservata