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Con la ripartenza delle manifestazioni vinicole non potevano mancare le classiche anteprime del vino toscano, per l’occasione slittate a Marzo rispetto al tradizionale posizionamento di Febbraio. Sono andato alla Chianti Classico Collection 2022 solo il Martedì, essendo impegnato il giorno precedente al Live Wine di Milano. Un solo giorno non basta per assaggiare la maggior parte dei vini, ma è sufficiente per farsi un’idea abbastanza chiara sull’indirizzo della produzione del territorio chiantigiano.

La sede della Stazione Leopolda di Firenze, un classico ormai per la manifestazione del Gallo Nero, anche quest’anno è riuscita a dare spazio, vivibilità ed ottima suddivisione tra banchi di assaggio e sala stampa dedicata a giornalisti nazionali ed internazionali. L’ultima volta venni alla Chianti Classico Collection nel 2020 ( qua il mio articolo ): far parte della ristretta cerchia di persone in sala stampa lo vedo come un riconoscimento a lavoro, studio e formazione quotidiani che vanno avanti ormai dal 2015.

La mia postazione alla Chianti Classico Collection 2022

Nella mia giornata di degustazione alla Chianti Classico Collection 2022 ho assaggiato quasi 100 vini, prendendo appunti per ognuno. Oltre a valutare le due anteprime, l’annata 2020 e la Riserva 2019, l’interesse era anche sulla novità UGA ( Unità Geografiche Aggiuntive ), finalmente espresse in etichetta ( per il momento solo sulla Gran Selezione ).

Chianti Classico Collection 2022: perché il progetto UGA è una bella novità

Per il Chianti Classico è la prima volta, anche se forse un pò in ritardo, riguardo alla possibilità di inserire in etichetta il nome della sotto zona di produzione. Nello specifico il progetto UGA ha portato la suddivisione del territorio in 11 comuni/frazioni, aumentando la percezione del legame tra il vino e la territorialità da cui deriva. Per il momento si potranno trovare le UGA solo sulle etichette della Gran Selezione e mi auguro che a cascata si possano avere presto anche sulle altre tipologie.

San Casciano, Greve, Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio sono le 11 UGA da quest’annata presenti sulle etichette della Gran Selezione di Chianti Classico.

Da tempo il territorio del Chianti Classico viene considerato quasi un unicum per la sua diversità di espressione in funzione della zona e del terreno su cui sorgono le viti. Il Chianti Classico ha davvero molte sfaccettare, che rendono i vini di ogni zona tipici e diversi, pur legati da un comune denominatore. Scrivere in etichetta il comune/frazione da cui proviene è un punto a favore per i vini del Gallo Nero e non poteva esserci palcoscenico migliore della Chianti Classico Collection 2022 per comunicare la novità.

I miei migliori assaggi alla Chianti Classico Collection 2022

Eccoci arrivati al mondo clou, in cui diventa opportuno dare risalto e spazio ai veri protagonisti dell’evento: i vini. In sala stampa erano presenti più di 400 differenti etichette, tutte disponibili e ben servite dai Sommelier Ais presenti. Giudico comodo il sistema di prenotazione dei vini con sito dedicato: si scelgono i vini dall’elenco ( un pò come si fa in un classico e-commerce ), si aggiungono al carrello e poi si invia l’ordine al primo Sommelier libero. Davvero comodo, veloce ed intuitivo.

Ho deciso di non inserire le note di tutti i vini degustati: per prima cosa l’articolo sarebbe diventato un pedissequo elenco che porterebbe i lettori a maledirmi per la settimane a venire. Considerando che non sono pagato da nessuna testata giornalistica, credo di avere la libertà di decidere il taglio editoriale dei miei scritti.

Parlerò solo di 30 vini, quelli che mi hanno maggiormente colpito e dato più soddisfazione durante gli assaggi alla Chianti Classico Collection 2022. Qualora si cerchi l’analisi sensoriale completa di tutti i campioni in degustazione ( e vorrei vedere se sia vero… ), allora bisognerebbe andare a leggere le testate giornalistiche più famose. Quelle che fanno uscire l’articolo 4 minuti e 30 secondi dopo che la manifestazione è finita…

Inoltre vorrei anche specificare che di storture e vini fatti male non ne ho trovati: sarà l’aver scelto bene dall’elenco dei vini presenti o forse, molto più probabile, che la qualità media dei vini del Chianti Classico è spesso medio/alta. Iniziamo!

Chianti Classico Collection 2022: annata 2020

Buondonno Chianti Classico 2020 – 100% Sangiovese – Castellina in Chianti

Tanti fiori e ricordi dolci della polpa di ciliegia. Violetta evidente, per poi virare su pepe e cannella. È fine al naso. La bocca è leggera, con movenze agrumate che lasciano voglia di altro vino. Tannino giusto, mai troppo, e gusto ampio ed avvolgente nel corpo fruttato.

Istine Chianti Classico 2020 – 100% Sangiovese – Radda in Chianti

Bella finezza e globalità di profumi tra frutto pieno, delicati accenni floreali e spezie piccanti. Non ampio al naso, ma elegante. Tanta scioltezza in bocca, ma anche un tannino aggrappante che dà solidità al sorso. Nonostante ciò ha bella salivazione, anche se si dimostra ancora un pò scontroso nella finezza globale.

Monteraponi Chianti Classico 2020 – 95% Sangiovese e 5% Canaiolo – Radda in Chianti

Bella eleganza al naso dove arriva complesso e con fare garbato. Pieno e denso nel frutto, poi riflessi leggermente tostati che danno nobiltà del legno senza invadere. In bocca ha croccantezza mai eccessiva, così come il tannino non chiude la porta al distendersi della freschezza. È un bel bere.

Montesecondo Chianti Classico 2020 – 90% Sangiovese, 5% Canaiolo e 5% Colorino – San Casciano in Val di Pesa

Olfatto aperto e con punte piccanti e speziate. C’è tanta ciliegia a dare dolcezza, poi ricordo erbaceo e tocco mentolato per una bella espressività al naso. Bocca snella, veloce nel portare salivazione e tenere sotto controllo il tannino. Chiude con abbondanti ricordi di arancia rossa e pompelmo.

San Giusto a Rentennano Chianti Classico 2020 – 95% Sangiovese e 5% Canaiolo – Gaiole in Chianti

Naso “coccoloso” con ciliegia e ribes che denotano buona maturazione, proseguendo floreale, poi cannella e ricordi leggermente balsamici. Entra dinamico in bocca pur con movenza veloce, in cui l’acidità rilevante ha il gusto di melagrana e arancia sanguinella. Tannino giusto e mai oltre il limite dell’integrazione.

Chianti Classico Collection 2022: annata 2019

Badia a Coltibuono Chianti Classico 2019 – 90% Sangiovese e 10% altri vitigni – Gaiole in Chianti

Naso vegetale, spinto su note di erbe aromatiche e foglia di pomodoro. Frutti aciduli e croccanti, oltre a pepe nero e ricordi lievemente vanigliati. Bocca snella, salivante e piacevole grazie a tanto frutto, poi tannino ben inserito nel gusto rotondo ed avvolgente. Piacevolezza di ottimo livello.

L’Erta di Radda Chianti Classico 2019 – 95% Sangiovese e 5% Canaiolo – Radda in Chianti

Naso dolce nel frutto, caldo e con note speziate mai troppo piccanti, con ciliegia a non finire e buona espressività. Ha bella verve vegetale e balsamico. Bocca agrumata, di bella dinamicità al sorso e con tannino fine e mai eccessivo. Ha scioltezza al gusto, nonostante la sua lieve magrezza.

Monterotondo Chianti Classico Vigna Vaggiolata 2019 – 85% Sangiovese, 10% Canaiolo e 5% Malvasia nera – Gaiole in Chianti

Delicato e fine al naso con equilibrio olfattivo notevole. I tratti balsamici aprono l’olfatto prima della concentrazione aromatica della ciliegia e del cassis. Tabacco biondo, pepe nero e liquirizia danno profondità e completano la bella intensità. Al sorso è spigliato, veloce e dinamico, avendo nella dote fruttata ed agrumata la sua principale caratteristica. Il tannino infine accompagna con presenza, ma senza stravolgere l’armonia di gusto al palato.

Podere Castellinuzza – Paolo Coccia Chianti Classico 2019 – 95% Sangiovese e 5% Canaiolo – Lamole

Naso balsamico ed ematico, frutti surmaturi e tocchi dolci da cacao e poi ricordi animali. Elegante e di interessante complessità. Bocca ematica, spinta in acidità e freschezza, con il tannino che è lì ma senza aggredire. Ciliegia vivida e croccante. Sapido e di bella complessità.

Tenuta di Carleone Chianti Classico 2019 – 100% Sangiovese – Radda in Chianti

Naso fine, delicato e di bella finezza in cui ogni piccola sfumatura arriva nitida e precisa. Ricordi ematici con una ciliegia marasca che è perfetta nella maturazione. Cipria, noce moscata e cannella. Croccante, sapido e con tannino che contribuisce alla bell’armonia della beva. Resta espressivo e mai domo in lunghezza.

Chianti Classico Collection 2022: riserva 2019

Buondonno Chianti Classico Riserva 2019 – 97% Sangiovese e 3% Canaiolo – Castellina in Chianti

Naso confidente, amichevole nella dolcezza del frutto maturo e con evoluzioni dolci. Tabacco da pipa, ricordi di cioccolato e liquirizia. Molto invitante. È snello in bocca, con giusto tannino che è aggraziato in virtù di una bell’onda salivante. Chiude speziato e piccante.

Caparsa Chianti Classico Riserva Caparsino 2019 – 100% Sangiovese – Radda in Chianti

Olfatto avvolgente, rotondo e con narici prese da cioccolato, confettura di more e floreale appassito. Leggero ematico che nasce, poi calore e chiodi di garofano. In bocca è asciutto, teso, magro e con tannino che grida gioventù. Però ha salivazione nella fase successiva e bel potenziale.

Castello di Monsanto Chianti Classico Riserva 2019 – 90% Sangiovese, 5% Canaiolo e 5% Colorino – San Donato in Poggio

Erbe aromatiche e note vegetali sono ben evidenti, poi liqurizia e cannella. I frutti hanno meno dimensione di polpa e ricordano la scorza di arancia ed il ribes. Finale di menta e caffè. Tonalità amarognole al palato, dove vengono fuori i frutti neri e la liquirizia. Il tannino è fitto, deciso però non manca una buona salivazione ed una discreta sapidità.

Maurizio Alongi Chianti Classico Riserva Vigna Barbischio 2019 – 94% Sangiovese ed altro – Gaiole in Chianti

Naso ebraceo, balsamico ed intenso. Mentolato, cannella e tanta ciliegia spolpata danno forza ma al tempo stesso finezza al naso. Elegante con quel ricordo di bouquet di fiori secchi. Bocca stretta ma non per questo evanescente. C’è tutto, con tannino fitto, acidità e presenza del frutto. Completo.

Riecine Chianti Classico Riserva 2019 – 100% Sangiovese – Gaiole in Chianti

Naso più scuro di altri anche se non cede alla tentazione fumè. Eucalipto, oliva nera e ferrosità che danno eleganza, oltre ad un bel calore che riempie le narici. Bocca con leggera tendenza amaricante, ma al tempo stesso sciolta in freschezza e acidità. Ha tannino fitto e mai aggressivo. Buona complessità.

Terra di Seta Chianti Classico Riserva 2019 – 100% Sangiovese – Vagliagli

Naso con evoluzione eterea e balsamica che dona leggerezza. I frutti ci sono ma non danno grande spinta aromatica, lasciando poi venir fuori ricordi di cipria, polvere di caffè e cacao. Buona finezza al naso. Bocca che apre densa nel frutto, con mora e ciliegia a predominare e poi tannino ben inserito nel contesto. Sciolto nel finale con tanti agrumi e sapidità piacevole.

Chianti Classico Collection 2022: riserva 2018

Capannelle Chianti Classico Riserva 2019 – 100% Sangiovese – Gaiole in Chianti

Balsamico, eucalipto e tabacco biondo. Poi frutti disdratati con scorza arancia, ciliegia sottospirito e leggerezza che dà finezza e componente speziata. Fine e di bella complessità. Bocca sciolta e con tannino sabbioso. Acidità lieve ma continua e sapidità importante.

Cinciano Chianti Classico Riserva Camponi 2018 – 100% Sangiovese – San Donato in Poggio

Mentolo e vena ematica accolgono al naso con ricordi di frutti disidratati: c’è finezza in ogni sentore. Spezie dolci a contorno. Bocca nitida nel frutto, con buona freschezza e tannino mai eccessivo. Ha lunghezza acida e sapidità. Piacevole.

Istine Chianti Classico Riserva Le vigne 2018 – 100% Sangiovese – Radda in Chianti

Frutti polposi, piccantezza e bella intensità. Ha note speziate che poi girano su contorni lievemente ferrosi. In bocca alterna beva citrina, salivante e fresca con un tannino presente ma mai eccessivo. Chiude sapido.

Monte Bernardi Chianti Classico Riserva Sa’etta 2018 – 100% Sangiovese – Panzano in Chianti

Naso mai eccessivo nella portata pur avendo una buona complessità. Frutti macerati, spezie piccanti, foglie di tè e buona complessità. Piacevole ed invitante. Bocca croccante, con tanti agrumi ed allungo in freschezza. Tannino giusto ed inserito nel complesso. Vino dinamico.

Querciabella Chianti Classico Riserva 2018 – 100% Sangiovese – Greve in Chianti

Buona balsamicità e tratto ematico che si bilanciano in un connubbio elegante in cui anche la macerazione dei frutti la spunta in modo nitido. Ci sono evouzioni del legno di sandalo, a dare spessore oltre a ricordi di fiori secchi. Bocca che resta fresca e polposa, in alternanza con vigoria del tannino giusta e mai eccessiva. Chiude asciutto pur lasciando il palato fruttato.

Val delle Corti Chianti Classico Riserva 2018 – 100% Sangiovese – Radda in Chianti

Naso delicato, preciso e senza nulla che possa andare oltre l’equilibrio. Ha evoluzioni erbacee che donano leggerezza e complessità, poi frutti sottospirito mai invasivi. Piccantezza misurata, oltre a ricordo terroso e di erbe cotte.  Bocca molto croccante e viva dove il re è il frutto: tannino che arriva successivamente ma senza interrompere il divenire della freschezza.

Le UGA in bella vista all'ingresso della Chianti Classico Collection 2022

Chianti Classico Collection 2022: riserva 2017

Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva 2017 – 90% Sangiovese e 10% altri – Gaiole in Chianti

Delicato, fine, espressivo e tipicamente chiantigiano. Vena ematica immediata, poi frutti rossi mai troppo carichi in dolcezza, spiccata speziatura, floreale e poi ricordi tenui di legno e liquirizia. Nonostante la complessità non impegna: ha bocca ben agrumata, tirata nella sua verve e con tannino fitto, ampio ma ben inserito nel palato. Chiude salivante e lungo nel gusto.

Castellinuzza Chianti Classico Riserva 2017 – 95% Sangiovese ed altri – Lamole

Naso fine e senza nessun sentore che sovrasti gli altri. Ha note di ciliegia appassita, potpourri, bacca di ginepro e caffè. Alla fine arrivano menta, tabacco e china. Profondo al naso ma senza disturbare. In bocca è citrino, snello e sciolto, oltre ad avere una bevibilità golosa. Tannino mai eccessivo anche se aggrappante. Buona persistenza.

Monterotondo Chianti Classico Riserva Vigna Seretina 2017 – 95% Sangiovese e 5% Malvasia Nera – Gaiole in Chianti

Delicato nei profumi anche se denota profondità e complessità aromatica. Non c’è eccessivo calore, nonostante senta contorni spessi di polpa, riflessi di noce moscata, ma anche un dosaggio giusto e fine del legno che porta armonia globale. Ha spinta citrica in bocca, in cui esalta la finezza piuttosto che il muscolo. Restano agrumi in bocca, mentre secchezza ed astringenza tannica sono in linea con l’equilibrio del vino. Buona salivazione in un finale sapido e fruttato.

Renzo Marinai Chianti Classico Riserva 2017 – 90% Sangiovese e 10% Cab Sauvignon – Panzano in Chianti

Arrivano immediati calore e piccantezza a fare spalla larga a discapito di un frutto appassito, disidratato e meno materico di altri vini. Ha balsamicità evidente, poi note di cioccolato fondente e foglie di tè. La bocca è viva nel frutto, generosa in dolcezza e con tannino mai eccessivo. Sorso disteso e fresco con bel finale persistente.

Chianti Classico Collection 2022: Gran Selezione 2018

Fèlsina Chianti Classico Gran Selezione Colonia 2018 – 100% Sangiovese – Castelnuovo Berardenga

Intenso e morbido nell’approccio, in cui il calore alcolico si intreccia con frutti sotto spirito, ricordi di china, liquirizia e cardamomo. Anche al palato è morbido ed avvolgente, nonostante il tannino si faccia avanti ed aggrappi bene nella cavità orale. Ci sono sfumature noir nel finale, anche se mantiene buona freschezza e ricordi citrini.

I Fabbri Chianti Classico Gran Selezione 2018 – 100% Sangiovese – Lamole

Olfatto fine, elegante e con buona complessità. Bella sensazione di frutti ancora vividi, anche se maturi in cui mora e prugna restano evidenti. Leggermente ematico, floreale e con ricordi di tabacco. In bocca è agrumato, ha spinta fresca e, pur avendo un tannino ruspante, ciò non rovina il dispiegarsi della freschezza.

Podere Castellinuzza – Paolo Coccia Chianti Classico Gran Selezione 2018 – 100% Sangiovese – Lamole

Approccio immediato, confidenziale e di bella e gamma aromatica dove i frutti appassiti prendono la scena, che porta anche ricordi di liquirizia, cioccolato, tabacco leggero e parte floreale essiccata. Bocca di bella spinta agrumata, con tannino ancora vivo e deciso in astringenza. Ha comunque uno svolgimento fresco e chiude leggermente tostato.

Tolaini Chianti Classico Gran Selezione Vigna Montebello Sette 2018 – 100% Sangiovese – Castelnuovo Berardenga

Apre balsamico e ben spinto su sfumature di cioccolato, tabacco bruciato e poi frutti neri in confettura. Ha una bella espressione oltre ad un’ottima progressione aromatica. Complesso ma non eccessivo al naso. In bocca si riprende la voglia di dare freschezza, con tannino mai eccessivo bensì integrato con lo spessore del frutto. Buona la lunghezza aromatica.

Riflessioni e pensieri sulla Chianti Classico Collection 2022

Sono rimasto più che soddisfatto dall’organizzazione che il Consorzio del Gallo Nero ha messo in campo per questa seconda edizione post pandemia della Chianti Classico Collection 2022. Ci voleva il ritorno ad un momento di degustazione così importante per il vino toscano ed italiano, in cui una delle denominazioni più importanti del nostro Bel Paese si è presentata alla stampa nazionale ed internazionale.

La Chianti Classico Collection 2022 mi ha colpito per la bella organizzazione generale: postazioni comode, così come lo è stata la possibilità di ordinare i vini in degustazione dal sito dedicato. Altre manifestazioni non hanno questo tipo di organizzazione e spero che, quelli meno preparati e più improvvisati, prendano spunto dalla Collection.

Mi auguro inoltre che il Consorzio dia la possibilità di inserire le UGA a ricaduta anche sulle altre tipologie di Chianti Classico, in modo da rendere sempre più riconoscibile la bellezza e la varietà di questo affascinante territorio.

Intanto saluto la Chianti Classico Collection 2022 ed aspetto il divenire degli eventi per rivedersi all’edizione 2023!

di MORRIS LAZZONI

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31 Marzo 2022. © Riproduzione riservata